“Il Parlamento insieme al Governo con la delega fiscale sta affrontando uno dei temi più complessi della storia parlamentare, ovvero gli interessi specifici dei cittadini dal punto di vista fiscale.
“Il Parlamento insieme al Governo con la delega fiscale sta affrontando uno dei temi più complessi della storia parlamentare, ovvero gli interessi specifici dei cittadini dal punto di vista fiscale. Esiste la necessità di portare a termine questo lavoro e continuare sull’approvazione dei decreti attuativi in modo organico, cercando di affrontare quanto stabilito in sede di delega, adottando provvedimenti coerenti e armonizzati. La riforma deve avere un obiettivo fermo ovvero quello di non aumentare la pressione fiscale complessiva attraverso tutti gli interventi che verranno adottati”. Lo ha dichiarato il viceministro dell’economia e delle finanze Luigi Casero in audizione al Senato questa mattina.
“Dobbiamo ridurre la pressione fiscale, non solo con la delega. Lo abbiamo fatto – ha detto Casero – anche con la legge di Stabilità con lo scopo di migliorare i nostri risultati di performance rispetto a molti altri Paesi europei per ridurre insieme alla pressione anche l’evasione fiscale e far crescere e rendere più attrattiva la nostra economia. Serve una azione che coinvolga tutti i campi e i settori per garantire coerenza tra tutte le norme adottate nella politica economica attuata”.
Prosegue l’audizione del viceministro all’economia Casero, nella commissione finanze della Camera. Come ha ribadito il viceministro nell’altra camera del Parlamento “Sulla delega fiscale va attuato ancora molto rispetto a ciò che è stato accordato a maggioranze ampie. In primis il tema del catasto tra i temi fondamentali delle politiche fiscali del nostro Paese la cui riforma va definita in tempi brevi perché riguarda la maggioranza dei cittadini italiani.
Altri temi quello della fiscalità internazionale, del fisco telematico e della fatturazione elettronica.
Altra importante questione da affrontare è quella legata al tema del gioco, il famoso tema dei gioco da affrontare velocemente con questa commissione bicameralina. Tutto ciò va definito nel dettaglio metodi e tempi che dobbiamo darci”.
SEGUE…
La delega fiscale in materia di giochi
In materia di giochi pubblici, si prevedono – oltre ad una raccolta sistematica della disciplina in un codice delle disposizioni sui giochi e ad un riordino del prelievo erariale sui singoli giochi – interventi volto, tra l’altro, a: tutelare i minori dalla pubblicità dei giochi e a recuperare i fenomeni di ludopatia; vietare la pubblicità nelle trasmissioni radiofoniche e televisive- secondo le modifiche introdotte al Senato – nel rispetto dei principi sanciti in sede europea relativi alla tutela dei minori per i giochi con vincita in denaro che introducono comportamenti compulsivi; definire le fonti di regolazione dei diversi aspetti legati all’imposizione, nonché alla disciplina dei singoli giochi, per i quali si dispone una riserva di legge esplicita alla legge ordinaria; armonizzare aggi e compensi spettanti ai concessionari; riordinare la disciplina dei controlli e dell’accertamento dei tributi gravanti sui giochi, nonché il sistema sanzionatorio (articolo 14).
E’ quindi prevista la definizione di un concorso statale mediante istituzione di un apposito fondo, la cui dotazione – secondo le modifiche introdotte al Senato – è stabilita annualmente con la legge di stabilità; il concorso è finalizzato prioritariamente al contrasto al gioco d’azzardo patologico, anche in concorso con la finanza regionale e locale ed è finanziato – secondo quanto previsto al Senato – attraverso modifiche mirate alla disciplina fiscale dei giochi pubblici idonee ad incrementare le risorse erariali.
Viene quindi confermato il modello organizzativo fondato sul regime concessorio ed autorizzatorio, ritenuto indispensabile per la tutela della fede, dell’ordine e della sicurezza pubblici, per la prevenzione del riciclaggio dei proventi di attività criminose, nonché per garantire il regolare afflusso del prelievo tributario gravante sui giochi. E’ garantita l’applicazione di regole trasparenti ed uniformi sull’intero territorio nazionale in materia di titoli abilitativi all’esercizio dell’offerta di gioco, di autorizzazioni e di controlli, con adeguate forme di partecipazione dei comuni al procedimento di autorizzazione e pianificazione della dislocazione locale di sale da gioco e di punti vendita in cui si esercita come attività principale l’offerta di scommesse su eventi sportivi e non sportivi, nonché in materia di installazione degli apparecchi idonei per il gioco lecito.
Si dispone, altresì, il rilancio del settore ippico anche attraverso l’istituzione della Lega ippica italiana, con funzioni, fra l’altro, di organizzazione degli eventi ippici, controllo di primo livello sulla regolarità delle corse, ripartizione e rendicontazione del fondo per lo sviluppo e la promozione del settore ippico. Il Fondo è alimentato mediante quote versate dagli iscritti alla Lega, nonché mediante quote della raccolta delle scommesse ippiche, del gettito derivante da scommesse su eventi ippici virtuali e da giochi pubblici raccolti all’interno degli ippodromi, attraverso la cessione dei diritti televisivi sugli eventi ippici, nonché di eventuali contributi erariali straordinari decrescenti fino all’anno 2017.
PressGiochi
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