27 Luglio 2024 - 03:31

CTD. Per il Servizio Bilancio dello stato incerta l’adesione totale degli operatori: a rischio 210 milioni

Per il Servizio Bilancio dello Stato sarebbero a rischio 210 milioni di euro dei 397 mln attesi dalla sanatoria ai ctd. “Il testo licenziato dalla Camera – si legge nella

22 Dicembre 2014

Print Friendly, PDF & Email

Per il Servizio Bilancio dello Stato sarebbero a rischio 210 milioni di euro dei 397 mln attesi dalla sanatoria ai ctd.

“Il testo licenziato dalla Camera – si legge nella relazione tecnica – aveva introdotto un meccanismo di prelievo fiscale aggravato, di carattere permanente, da applicare agli operatori del settore privi della concessione statale. Nel testo licenziato dal Senato, tale intervento è stato affiancato da una nuova procedura di regolarizzazione che prevede il pagamento di imposte arretrate in misura ridotta, mentre il predetto regime fiscale aggravato continua a trovare applicazione nei confronti dei soli soggetti che non intendano aderire alla procedura di emersione. Tali misure fanno riferimento alla medesima platea di soggetti, ossia agli operatori di gioco non autorizzati. Pertanto il conseguimento degli effetti di maggior gettito ipotizzati dalla relazione tecnica presuppone che l’intera platea dei soggetti interessati rientri in una delle due fattispecie previste dal testo (regolarizzazione o regime fiscale aggravato). Sul punto andrebbe acquisita una valutazione del Governo, al fine di verificare la prudenzialità delle ipotesi poste alla base della quantificazione.

Nell’ambito di tale valutazione andrebbe considerato – si legge – che i punti di offerta attualmente non autorizzati (oltre 7.000 unità) fanno capo ad operatori che dichiarano di essere stabiliti all’estero e che, si fanno scudo di orientamenti giurisprudenziali interni non pienamente allineati alle più recenti pronunce in materia della Corte di giustizia UE. Pertanto, nel caso di mancata adesione alla procedura di regolarizzazione prevista dal testo, l’applicazione del nuovo meccanismo tributario implicherebbe l’attivazione di procedure di accertamento da parte degli uffici le quali, per conseguire gli effetti di gettito attesi, dovrebbero avere un esito favorevole per gli uffici stessi. Qualora tali circostanze non si realizzassero per intero, verrebbe meno (o comunque potrebbe risultare posticipato) il conseguimento di una quota del maggior gettito stimato dalla relazione tecnica (pari a 210 milioni all’anno).

PressGiochi