13 Novembre 2024 - 19:09

Consiglio di Stato: esaminati nel merito gli appelli contro i canoni del Bingo

Oggi il Consiglio di Stato, Settima Sezione, ha esaminato nel merito gli appelli proposti dai concessionari e associazioni del bingo per la riforma della sentenza del Tar Lazio che nel

20 Settembre 2022

Oggi il Consiglio di Stato, Settima Sezione, ha esaminato nel merito gli appelli proposti dai concessionari e associazioni del bingo per la riforma della sentenza del Tar Lazio che nel 2021 aveva ritenuto legittimo l’obbligo di pagamento del canone mensile per la conduzione in regime di proroga tecnica della concessione.

I ricorsi trattati di fronte al Consiglio di Stato erano due: infatti, accanto all’associazione Ascob rappresentata dagli avvocati Matilde Tariciotti e Luca Giacobbe, c’erano anche i rappresentanti della Coral il cui caso era stato discusso nell’udienza cautelare del 26 luglio scorso.

Il Consiglio di Stato ha approfondito i (nuovi) motivi legati alla incostituzionalità della norma di legge che ha disposto la proroga tecnica (ad oggi in vigore fino al marzo 2023) nonché i profili di compatibilità comunitaria di questo regime riguardo alla lesione della concorrenza e certezza del diritto.

Ricordiamo che la proroga tecnica è in vigore dal 2012 e che è improbabile che entro marzo 2023 l’Agenzia delle Dogane e Monopoli pubblichi un nuovo bando di gara in assenza del riordino dell’offerta di gioco più volte rimandato da tutte le forze politiche in Parlamento.

La battaglia sui canoni di proroga prosegue da anni, le concessioni delle sale bingo più vecchie sono scadute nel 2013-2014. Da allora il Legislatore ha accordato una serie di proroghe, dapprima con l’intento di allineare la scadenza dei titoli, poi perché le leggi regionali sul gioco impedivano di fatto di indire nuove gare. Il canone inizialmente era stato fissato a 2.800 euro al mese, in sostanza il prezzo della concessione era stato diviso per i nove anni della durata. Poi però, i Governi che si sono scceduti nel tempo hanno ritoccato il corrispettivo, dapprima lo hanno portato a 5.000 euro, e adesso fino a 7.500 euro al mese. Ascob e una serie di sale hanno intentato dei ricorsi al Tar e hanno anche ottenuto il rinvio alla Corte Costituzionale, gli Ermellini nel marzo 2021 hanno tuttavia legittimato il sistema delle proroghe.

Ora i ricorsi sono giunti al Consiglio di Stato.

Per lo scioglimento della riserva, vista la complessità delle tematiche trattate, la tempistica più probabile è di qualche settimana.

PressGiochi

Fonte immagine: Foto HippoBingo Cesena