17 Maggio 2024 - 01:37

Mirabelli (PD): “In assenza di una legge specifica sul gioco, regioni e comuni hanno svolto un ruolo di supplenza”

Il senatore del Partito Democratico Franco Mirabelli è intervenuto oggi all’ IS Montale di Cinisello Balsamo per discutere con gli studenti della regolamentazione del settore dei giochi. “Tutte le forze

10 Aprile 2017

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Il senatore del Partito Democratico Franco Mirabelli è intervenuto oggi all’ IS Montale di Cinisello Balsamo per discutere con gli studenti della regolamentazione del settore dei giochi.
“Tutte le forze politiche si sono accorte che su questo tema occorre fare molti cambiamenti- ha commentato rivolgendosi agli studenti- perché l’aumento delle persone che si rovinano con il gioco è alto e lo Stato non può restare a guardare. In Italia si gioca solo secondo le condizioni dello Stato. In questi anni abbiamo fatto diverse norme che hanno portato ad un’esplosione di domanda e offerta. Paradossalmente penso che il punto di svolta sia nel 2002 quando lo Stato, avendo necessità di recuperare denaro, poco dopo il terremoto del Molise, ha deciso di legalizzare le slot nei luoghi pubblici”.

 

“Il lavoro che sta facendo il Governo va proprio in direzione della diminuzione dell’offerta- ha proseguito Mirabelli- in assenza di una legge specifica i comuni e le regioni hanno svolto un ruolo di supplenza. Tutto questo con una normativa non chiara avviene attraverso diversi ricorsi legali, quindi è necessario un riordino. Attraverso campagne di prevenzione, ma bisogna ridurre la domanda anche intervenendo meglio sulla pubblicità perché il divieto sulle Tv generaliste non basta. Bisogna intervenire riguardo alle pubblicità sugli eventi sportivi, perché la pubblicità diventa funzionale al gioco”.

 

“Stiamo riducendo il numero delle slot- ha continuato il senatore- questo è il primo punto, togliere l’anomalia che si era creata nel 2002. Togliere le macchine che danno premi in denaro dai luoghi non dedicati. Seconda strada è ridurre il numero delle sale giochi, dimezzare questo numero e dare regole più serie. Ogni slot è tarata che almeno il 70 % delle giocate venga restituito, vogliamo introdurre un sistema per il quale le vincite non possano essere rigiocate completamente. Altra questione è la formazione degli operatori. Ci sono esperienze, soprattutto nei paesi anglosassoni, che dimostrano come sono proprio gli operatori i primi a poter comprendere quando una persona esagera oltre che a impedire il gioco minorile. Servono norme certe, perché stiamo parlando di un comparto industriale vero, ci sono migliaia di persone che vivono attraverso il gioco. Quindi bisogna riflettere seriamente. Per quanto riguarda invece la tassazione attuale, questa è basata non sui guadagni del gestore e del concessionario, ma tutto il giocato e se si tassa tutto il giocato questa deve rimanere bassa. Sull’online abbiamo scelto di usare il sistema dei cassetti, si tassa quello che rimane nei cassetti”.

 

 

“Un altro problema legato al gioco- ha concluso Mirabelli – sono le infiltrazioni mafiose e la possibilità di riciclaggio del denaro. Quello che vi ho detto, deve darvi la dimensione di quello che è il problema. Non si può fare cassa, pensando di escludere i rischi che il gioco porta con se”.

PressGiochi