17 Maggio 2024 - 08:23

Caso Global Starnet: ma ai gestori tocca sempre e solo subire?

Per la Global Starnet il calvario continua. Ma se i problemi di una concessionaria ormai al capolinea possono interessare fino a un certo punto il popolo del gaming italiano, quelli

30 Ottobre 2017

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Per la Global Starnet il calvario continua. Ma se i problemi di una concessionaria ormai al capolinea possono interessare fino a un certo punto il popolo del gaming italiano, quelli che di conseguenza si generano per gli operatori costituiscono un problema comune, che dovrebbe interessare innanzitutto Amministrazione e MEF.

 

Al contrario, dei cosiddetti “terzi” se ne fregano tutti, colpevolmente e miratamente, a quanto pare. Nello specifico, l’ordinanza del Tar Lazio di fissare a breve (24 gennaio) la trattazione nel merito della decisione di Adm contro la Global, ha di fatto mantenuto in piedi il muro nei confronti dei gestori contrattualizzati con la concessionaria stessa, che non possono andare oltre la richiesta dei N.O. sostitutivi in caso di furti. Tutto il resto, che è la parte essenziale della vita quotidiana del gestore, è bloccato.

 

Questo perché l’avvocatura continua a valutare la questione da una visuale meramente tecnicistica, facendo finta che il problema non esista.

Eppure, il provvedimento di revoca della concessione alla Global Starnet prevedeva chiaramente la salvaguardia della continuità di servizio e la continuità aziendale. Sotto quest’ultimo profilo, purtroppo, il problema ricade innanzitutto sulle sale Vlt che avevano stipulato il contratto prima del provvedimento Adm e che ormai avevano completato tutte le procedure per l’apertura. C’è chi ha speso in media 200-300mila euro per entrare a testa alta sul mercato e ora chi lo compenserà dei danni? Tra l’altro, è in predicato persino l’operatività delle sale aperte dopo il 27 marzo, perché le questure hanno la facoltà di revocare i rispettivi titoli autorizzatori.

 

L’Amministrazione, nel provvedimento del 29 settembre, aveva assunto l’impegno di evitare danni ai terzi contraenti. Ma ancora non si è visto nulla. Così, sotto il profilo civilistico, vi è la possibilità da parte dei danneggiati di diffidare l’ADM affinché questa emani al più presto una procedura speciale per il passaggio ad altra concessionaria. Alcuni gestori si sono attivati chiedendo i danni alla Global, ma in effetti la strada più idonea è quella di rivolgersi al giudice civile contro il Ministero Economia e Finanze.

 

 

Nel frattempo, la Global presenterà ricorso al Consiglio di Stato per la cautelare, ma ci vorrà almeno un mese per la pronuncia. Il mantenimento dello status quo della concessionaria è il principio cardine sul quale qualsiasi provvedimento dovrebbe orientarsi. Questo significa che ad essa non deve certo essere dato modo di espandersi, ma nemmeno di subire il “dimargimento” a cui è già da tempo sottoposta, leggasi perdita costante di N.O., che peserà anche quando finalmente si profilerà un acquirente per la Global Starnet.

Sotto quest’ultimo profilo, sembra proprio che la proprietà abbia deciso di cedere. Infatti – dopo la bislacca vicenda del fondo maltese, che in pratica voleva pagare coi soldi che sarebbero via via entrati e metterci poco o nulla di proprio – risulta che sia stato dato incarico ad un advisor internazionale di mettere sul mercato la società a livello mondiale.

 

 

Marco Cerigioni – PressGiochi