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Casinò di Venezia. Febbraio ancora in perdita; il comune si taglia gli introiti

Il casinò di Venezia ha chiuso il mese di febbraio con un altro calo degli incassi, questa volta del 10,5 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con 7

09 Marzo 2015

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Il casinò di Venezia ha chiuso il mese di febbraio con un altro calo degli incassi, questa volta del 10,5 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con 7 milioni e 600 mila euro di introiti rispetto agli 8 milioni e mezzo di un anno fa. Nei primi due mesi dell’anno la casa da gioco ha incassato un milione e 800 mila euro in meno rispetto al primo bimestre del 2014, confermando una diminuzione degli introiti che ormai sembra inarrestabile.

Le slot-machines hanno perso 100 mila euro rispetto allo stesso mese dello scorso anno e circa 200 mila nei primi due mesi dell’anno, su un incasso complessivo di 9 milioni di euro. I giochi che hanno sofferto di più sono il black jack e il punto vanco che hanno perso un milione e 400 mila euro nei primi due mesi dell’anno rispetto al 2014. Tiene anche la roulette.

Anche per questo il commissario Vittorio Zappalorto ha approvato in questi giorni un’ integrazione alla convenzione del 2012 che regola i rapporti tra il Comune e il Casinò. La delibera si lega all’impegno assunto dal Comune in sede di approvazione del piano 2015-2017 per il rilancio, la riorganizzazione e lo sviluppo della casa da gioco. In sostanza, l’integrazione della convenzione prevede che il Comune aumenti il compenso alla casa da gioco in misura pari ai risparmi sul costo del lavoro derivanti dalla riorganizzazione e dall’efficientamento del Casinò, legati al negoziato in corso con le organizzazioni sindacali. Ad esempio, se la somma che si riuscirà a risparmiare sul costo del lavoro nella trattativa tra azienda e sindacati fosse pari a 3 milioni di euro, tale cifra sarà raddoppiata, appunto, dall’integrazione di altri 3 milioni che verserà il Comune a titolo di maggior compenso di gestione per il triennio 2015-2017, al fine di sostenere gli investimenti per il rilancio dell’attività, abbassando così la sua quota di incassi.

Si cerca così di raggranellare una quota per investimenti su cui concordano anche i sindacati come il rifacimento del corpo centrale di Ca’ Noghera. Al momento il Casinò non ha le risorse necessarie – circa 8 milioni di euro – per l’investimento su Ca’ Noghera e in parte anche su Ca’ Vendramin Calergi.

PressGiochi