«Margini di manovra possibili non ce ne sono: dovremo licenziare» con questa premessa il presidente del consiglio d’amministrazione del Casinò di Lugano, Emanuele Stauffer, aveva annunciato a fine di gennaio
«Margini di manovra possibili non ce ne sono: dovremo licenziare» con questa premessa il presidente del consiglio d’amministrazione del Casinò di Lugano, Emanuele Stauffer, aveva annunciato a fine di gennaio una delle misure che i vertici dell’azienda intendono adottare (da fine febbraio) per far fronte al forte calo del giro d’affari della casa da gioco. Il sindacato Ocst e la commissione del personale non sono rimasti indifferenti all’annunciato taglio di 15-18 posti di lavoro che, sui circa 180 dipendenti, rappresenta quasi il 10%. E inoltre non è l’unico provvedimento: ai licenziamenti si aggiungerebbe pure una riduzione dei salari, pure del 10% circa.
Il presidente del CdA tiene a sottolineare che ad oggi “non è partita alcuna lettera di licenziamento”.
L’incessante calo del prodotto lordo giochi, la difficoltà economica generale e le previsioni economiche hanno comunque portato il casinò ha rivedere le previsioni per i prossimi tre anni. La razionalizzazione ipotizzata, si legge nel comunicato odierno, si inserisce in un piano di contenimento dei costi e di riorganizzazione della struttura aziendale sulla base del piano aziendale 2015-2017. Una riorganizzazione che avverrebbe nel corso dei primi due trimestri del 2015. A metà febbraio il CdA valuterà i risultati della consultazione e metterà in atto le misure necessarie.
PressGiochi