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Camera. Presentazione della conclusione del progetto “MIND THE G.A.P.” realizzato dal MODAVI ONLUS

Alle ore 14.30, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, si è tenuta la Conferenza Stampa conclusiva del Progetto “MIND THE G.A.P. – Attenti al Gioco d’Azzardo Patologico”, realizzato dal

26 Giugno 2017

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Alle ore 14.30, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, si è tenuta la Conferenza Stampa conclusiva del Progetto “MIND THE G.A.P. – Attenti al Gioco d’Azzardo Patologico”, realizzato dal MODAVI ONLUS e da IdeAzione CIAO, grazie al finanziamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi della L.383/00 L. F Annualità 2015.

 

“E’ un momento importante per noi- ha commentato Maria Teresa Bellucci (Presidente Nazionale del Modavi Onlus)– per ripercorrere l’anno vissuto sul territorio. Abbiamo deciso di farlo oggi,26 giugno lotta alla droga perché la lotta alla dipendenza ha diverse forme. Alcuni numeri: 800 mila sono i malati di azzardo patologico, 95 miliardi la spesa di azzardo nel 2016, 760 miliardi è il fatturato complessivo dal 2006 al 2016. Oltre questi dati nella finanziaria sono stati attivati altri 22 mila punti gioco. Questa è una nuova droga, è necessario dirlo, dirlo a gran voce. Abbiamo il diritto, ma anche il dovere, di lanciare un messaggio di libertà dalle dipendenze. Tra le nostre azioni c’è stata un’indagine nazionale che ha coinvolto più di 2700 ragazzi, dagli 11 ai 15 anni per cercare di capire proprio su questo target quale sono i problemi che possono formarsi in questo ambito. C’è una correlazione interessante tra videogiochi, gioco online e lo svilupparsi di problemi comportamentali. Non vogliamo demonizzare le nuove tecnologie, ma certamente è la guida dei genitori, o gli insegnanti che può indirizzare i ragazzi a utilizzare in maniera positiva queste tecnologie”.

 

 

“Nel 2014 la commissione affari sociali approvò un disegno di legge sulla prevenzione dell’azzardo patologico-ha proseguito l’On. Paola Binetti (AP)–  a distanza di 4 anni mi sono chiesta perché il Governo ha voluto chiudere gli occhi davanti a questa proposta che non era incentrata sulle questioni economiche sociali. Questo Governo davanti dal tema del gioco d’azzardo e riguardo la prospettiva della prevenzione, quella buona fatta in questo progetto, ha preferito chiudere gli occhi e concentrarsi sul gettito fiscale e pensare solo quanto tutto questo diventi fonte di guadagno per questo noi lo chiamiamo con un termine che a loro non piace ‘Stato Biscazziere’. Da questa operazione il Governo tutto vuole tranne ridurre il gettito fiscale.  La prevenzione contro il GAP è fondamentale e il ‘vaccino’ contro il Gap è la consapevolezza di capire quanto si perde a livello sociale, familiare, personale. Il gioco insegue il giocatore, se avete un computer, un I-pad, il gioco vi insegue. Peggio dei pusher perché non si trova all’angolo della strada, ma nella vita quotidiana. Siamo profondamente dipendenti dall’illusione di vincere. Il lavoro fatto dal Modavi, non è l’unico, ma sicuramente uno dei più interessanti”.

 

 

“In tanti anni ho visto tante proposte sul gioco d’azzardo- ha continuato il senatore Altero Matteoli (FI-PdL)– per me è stato facile perché sono contro il gioco. Non ho mai capito perché i governi non hanno mai fatto una proposta per fermare tutto questo. Serve un intervento legislativo, ma la cosa più importante è un’azione che deve partire della famiglia e della scuola. Serve un intervento di ordine politico, ma anche culturale”.

 

 

Anche l’On. Fabio Rampelli (FdI) è intervenuto nel dibattito con parole durissime contro il settore.

“La ludopatia è una patologia che colpisce non solo i ragazzi, ma tutti, anche le donne con questi problemi sono molte- ha dichiarato- l’azzardo è un problema di salute pubblica e questo viene spesso dimenticato. In 8 anni il volume d’affari ha registrato un aumento del 500 % passando a 22 miliardi di euro, nel 2004, ai 95 miliardi nel 2012 pari al 5 % del PIL. L’Italia è il più grande mercato europeo di gioco d’azzardo ed è al terzo posto nel gioco online, e detiene il primato della spesa pro capite pari a 1300 euro compresi i  neonati, il motore drenante del mercante è rappresentato dalle slot machine. L’Italia ha il record con una slot ogni 143 abitanti. Abbiamo presentato una proposta di legge della quale abbiamo chiesto di calendarizzarla. Abbiamo presentato emendamenti in ogni finanziaria per limitare questo business. Come FdI Non siamo una forza di governo perciò possiamo fare solo proposte. Stiamo parlando di un tema che è alla base che è la vita, che va salvaguardata. Questo vale per la ludopatia, ma è lo stesso discorso delle droghe leggere e di disincentivare l’aborto. Lo stato non deve speculare, intascare quattrini speculando sulla malattia delle persone. Il settore del gioco d’azzardo, non ha mostrato correttezza verso lo Stato, bisogna sottolinearlo. C’è stato un tasso di evasione fiscale, di mancato collegamento delle macchinette ai sistemi di controllo che è da capogiro. Si parla di cifre multi-miliardarie dei (98 sono stati accertati 5 miliardi). Se parliamo di una mole di evasione così gigantesca che avviene su una situazione sociale come questa, malsana siamo al paradosso. Questo business non offre nessuna garanzie nel rispetto della vita. Ci stiamo operando per riportare tutto alla regolarità”

“Noi non siamo contro il gioco- ha aggiunto l’On. Rampelli- il gioco non va represso, ma siamo per un gioco regolamentato, non solo a livello statale, ma anche regionale, come l’esempio della Lombardia con le azioni della Beccalossi. Certamente, l’evasione fiscale nel gioco regolare può essere una ragione per togliere le concessioni, non per fare sconti. Stai gestendo un settore ad alto tasso di rischio, se tradisci la mia fiducia, se non rispetti le regole, ti tolgo la concessione. Penso che ci possa essere un punto d’incontro. Noi non criminalizziamo tutto, ma se gestito così, è una vergogna, ma questo non significa che non ci può essere un gioco con regole migliori. Sono sicuro che questa posizione è condivisa dalle altre forze del centro destra”.

”.

 

 

La presidente del Modavi, Maria Teresa Bellucci, ha anche introdotto la Dott. Simona Abate che ha descritto l’opera dell’associazione sul territorio.

“Parlando con i ragazzi- ha raccontato- mi sono resa conto dei loro problemi. Soprattutto come i videogiochi portavano al gioco online. Quindi un aspetto che in psicologia un effetto prodromico. Altro aspetto fondamentale è la solitudine che deriva dal gioco virtuale e l’identificazione con i supereroi e la creazione del falso se. Attraverso questo processo siamo riusciti a comprendere i loro problemi. Quanto la cyberdipendenza allontana e non avvicina”.

Il presentatore televisivo Savino Zaba, in conclusione, ha premiato i giovani vincitori del concorso “G.A.P. Foto Contest”, riservato a studenti di età compresa tra gli 11 e i 14 anni e che ha registrato l’adesione quasi 200 partecipanti.

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