“La tassa prevista nella Stabilità che impone alla filiera del gioco un una tantum di 500 milioni non avrà di per sé un effetto positivo sulla cura dei paziente che
“La tassa prevista nella Stabilità che impone alla filiera del gioco un una tantum di 500 milioni non avrà di per sé un effetto positivo sulla cura dei paziente che soffrono di patologie legate al gioco d’azzardo: perché per curare questi pazienti servono un insieme di criteri e indicazioni che io mi auguro vengano formulati nel disegno di legge, che in questo momento deve ancora arrivare in Aula”. Lo ha recentemente dichiarato l’on. Paola Binetti relatrice alla Camera del ddl sul gioco patologico.
“Questa è solo una parte del problema, che è di tipo sanitario.- ha continuato Binetti – C’è invece un altro pezzo del problema, che riguarda invece la pressione fiscale del governo su questo settore, poiché è uno di quelli a maggiore liquidità e tra i più redditizi nel nostro paese. La misura presa dalla legge finanziaria è solo un anticipo, un assaggio. Ai concessionari e ai gestori ci si rivolge per dire: «Attenzione, noi guardiamo a voi come una potenziale fonte di reddito per coprire altre necessità dello Stato»; e ai pazienti per dire: «Ci rivolgiamo anche a voi e cerchiamo di venirvi incontro».
Si tratta semplicemente di un inizio, che risulta insoddisfacente sia nei confronti dei concessionari e dei gestori, sia – per ora – anche per i pazienti. Penso che, verso la prima settimana di febbraio, si dovrebbero votare in Aula le mozioni. Quindi la prima cosa che abbiamo in arrivo è la discussione delle mozioni, poi la delega fiscale e poi, io mi auguro, il disegno di legge con tutti gli strumenti necessari per fronteggiare la situazione”.
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