02 Maggio 2024 - 23:44

Ancona boccia la mozione per cambiare la nuova legge regionale sul gioco. Gioacchini a PressGiochi: “E’ ora che i comuni adottino i nuovi regolamenti”

Il partito democratico della Regione Marche non si arrende e continua a contestare la nuova legge regionale in materia di giochi adottata lo scorso luglio. Alcuni comuni, vedi Ancona e

13 Novembre 2023

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Il partito democratico della Regione Marche non si arrende e continua a contestare la nuova legge regionale in materia di giochi adottata lo scorso luglio. Alcuni comuni, vedi Ancona e Senigallia, si sono mobilitati per portare in Consiglio regionale la richiesta di modificare ‘le norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico o della dipendenza da nuove tecnologie e sociale network’ e in particolare le nuove distanze e limiti orari definiti in estate.

Accade ad Ancona, dove la mozione è stata subito bocciata dalle commissioni Sanità e Commercio. Il pd in Comune contesta che la giunta regionale abbia cambiato alcuni punti del testo promulgato nel 2017, tra cui la distanza delle sale slot e dei luoghi di vendita di Gratta e Vinci, gli orari in cui consentire quella tipologia di giochi. A tal proposito la consigliera Dem Susanna Dini ha chiesto una commissione specifica che si è riunita la scorsa settimana alla presenza delle associazioni sindacali, dei tabaccai, dei consumatori e della parte sociale e sanitaria. Lavori, che hanno portato allo scontro tra maggioranza e opposizione alla presenza degli operatori del settore.

Tra gli auditi in commissione anche Paolo Gioacchini di Astro e Aurelio Fazi della Federazione dei Tabaccai di Ancona.

“E’ tempo che i comuni adottino i regolamenti attuativi delle nuove disposizioni adottate a luglio dalla Regione, soprattutto quelle relative all’ampliamento degli orari di apertura delle attività di gioco- ha spiegato a PressGiochi Paolo Gioacchini -. Non è possibile invece, fare un lavoro inverso, cambiare in Comune una norma di rango superiore come quella adottata in Regione. La nuova legge sul gioco ha garantito la liberà dei comuni di intervenire sulla materia anche dal punto di vista dei luoghi sensibili. Purtroppo sul tema dei giochi c’è poca conoscenza. La distanza e gli orari del gioco sono misure anacronistiche, non servono a nulla. Non è con i metri che si combatte la ludopatia, serve un’azione coordinata e intelligente, servono informazione, formazione e prevenzione”.

“La distanza delle sale slot o dei punti dove si vendono i Gratta e Vinci, – riporta Il Resto del Carlino -, è un fattore protettivo del fenomeno, come confermato da analisi e statistiche nazionali e internazionali – ha detto il dottor Adriano Baldoni, direttore del dipartimento dipendenze patologiche dell’Ast 2 –. Sì, la distanza può essere una deterrenza, anche se non è la sola e non risolve il problema. Sono sempre di più gli utenti che si rivolgono al nostro dipartimento. È una sfida continua”.

Sul fronte politico Jacopo Toccaceli (Fratelli d’Italia) ha riassunto e difeso le modifiche alla legge impostate dalla Regione con un concetto contestato: “Il settore, nel suo complesso dà posti di lavoro e crea ricchezza. I tabaccai pagano le tasse e il primo contrasto al fenomeno lo fanno loro contro la malavita. La distanza serve a poco, giocare è una libertà personale come bere un bicchiere di vino”.

Netta la posizione del Partito democratico: “I punti nodali della nuova legge regionale approvata a luglio 2023 che noi non approviamo, sono due: le distanze e gli orari. Cambiano le distanze dai luoghi sensibili, scuole, università, istituti di credito, ospedali, ridotte da 500 a 300 metri e viene tolta ai Comuni la possibilità di individuare altri luoghi sensibili. Cambiano gli orari in cui gli apparecchi dovevano restare spenti, da 12 a 6 ore. Per noi sono modifiche completamente sbagliate. Censuriamo l’atteggiamento dell’assessore Caucci che su un tema così importante è arrivata tardi ed è andata via prima, liquidando l’argomento con la specificazione che il Comune continuerà a fare tutto quello che faceva prima”.


Al di là della salvaguardia delle realtà preesistenti e dell’esenzione dall’applicazione del distanziometro riservata ai tabaccai, la nuova legge adottata recentemente nella Regione Marche, ridisegna un nuovo distanziometro.

Inizialmente il distanziometro del 2017 risultava concepito in base ad una distanza di 300 metri (500 per i comuni con più di 5.000 abitanti) “da istituti universitari, da scuole di ogni ordine e grado, con esclusione delle scuole dell’infanzia, da istituti di credito e sportelli bancomat, da uffici postali, da esercizi di acquisto e vendita di oggetti preziosi ed oro usati”, con possibilità per i Comuni di ampliare la lista delle tipologie di luoghi sensibili.

L’attuale comma 2 dell’articolo 5, come modificato dalla nuova norma regionale in commento prevede invece “una distanza inferiore a 200 metri nei comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti ed inferiore a 300 metri nei comuni con popolazione superiore a cinquemila abitanti calcolati secondo il percorso pedonale più breve, nel rispetto delle disposizioni del Codice della Strada, dai seguenti luoghi sensibili:

a) gli istituti scolastici di ogni ordine e grado ad esclusione delle scuole dell’infanzia;

b) le università;

c) gli istituti di credito, sportelli ATM e servizi di trasferimento denaro;

d) gli esercizi di compravendita di oggetti preziosi ed oro usati e altre attività creditizie;

e) gli ospedali e le strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario;

f) le strutture ricettive per categorie protette.”.

Questo significa che, da un lato, vengono ridotte le metriche da 300 a 200 metri per i comuni con meno di 5.000 abitanti e da 500 a 300 per i comuni più grandi.

Tuttavia, dall’altro, alla lista delle tipologie di luoghi sensibili inizialmente definita ne vengono aggiunte alcune nuove: gli ospedali e le strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario e le strutture ricettive per categorie protette.

 

Il nuovo distanziometro delle Marche, di Geronimo Cardia

 

PressGiochi

Fonte immagine: https://depositphotos.com