03 Maggio 2024 - 06:33

Snaitech. Braccini (Fiom): “Condanna per comportamento antisindacale, fatto grave”

“I fatti che hanno portato alla condanna per attività antisndacale di Snaitech sono pacifici e non lasciano dubbi a nessuna interpretazione. Disdire un contratto nazionale di lavoro prima della scadenza

23 Novembre 2018

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“I fatti che hanno portato alla condanna per attività antisndacale di Snaitech sono pacifici e non lasciano dubbi a nessuna interpretazione. Disdire un contratto nazionale di lavoro prima della scadenza è illegale”.

Lo afferma Massimo Braccini, coordinatore nazionale Fiom Gruppo Snaitech, a seguito della sentenza del Tribunale di Livorno per condotta antisindacale.

 

“Al datore di lavoro – afferma il sindacalista – non è consentito recedere dal contratto collettivo ed è altrettanto evidente il discredito che hanno cercato di cagionare nei confronti della Fiom Cgil. Altro che armonizzazione dei contratti e miglioramenti per i lavoratori. Hanno volutamente dichiarato ad inizio della trattativa che comunque avrebbero disdettato il contratto nazionale metalmeccanici dal 1 novembre, pur sapendo di non poterlo fare.

 

Hanno quindi condotto un negoziato con sindacati minoritari e non rappresentativi fuori dalle norme contrattuali, con l’unico intento di ingenerare scompiglio, baraonda, tutto volto a non far parlare del futuro dell’azienda ed a indebolire i lavoratori. Un comportamento pesante, che segna un basso profilo imprenditoriale. Il fatto poi che abbiano chiamato i lavoratori singolarmente per convincerli a firmare per ricevuta ed accettazione l’adesione a nuove clausole contrattuali segna uno dei passaggi più pesanti su cui si concentra l’attività antisindacale. A chi non firmava veniva spedita a casa una specifica lettera dove gli comunicavano che dal 1 novembre cessava di essere applicato il contratto dei metalmeccanici. Questo ha ingenerato una situazione di smarrimento, ed è evidente che vi è stata una costruzione aziendale spinta dalla chiara volontà di far perdere iscritti alla Fiom e metterci fuori dall’azienda.

Non gli è riuscito ed hanno proprio perso. Questa è la sconfitta del gruppo dirigente Snaitech e della loro linea aziendale antisindacale a cui la nuova compagine societaria Playtech è chiamata a rispondere.

La condanna è un fatto grave, non deve essere sottovalutato, la Snaitech è quotata in borsa ed è soggetta a concessioni pubbliche. Non hanno un piano industriale e parlavano di premi di risultato che per sua natura devono essere legati a precisi raggiungimenti di obiettivi, come fossero soldi garantiti. Invece siamo di fronte alla mancanza di un qualsiasi piano di prospettiva, di investimenti, di organizzazione del lavoro e non ci è dato sapere se esistono garanzie occupazionali.

 

La Fiom – continua Braccini – continuerà a battersi per creare le prospettive future a garanzia dell’occupazione e dei diritti dei lavoratori, in un rapporto democratico e contrattuale. Al Governo del cambiamento rinnoviamo nuovamente la richiesta di incontro e sarebbe bene aprissero urgentemente un tavolo di confronto invece di stare a guardare aziende soggette a concessioni pubbliche che di sicuro operano nel maggior interesse del profitto privato, costi quel che costi, e non della collettività e dei lavoratori”.

 

 

PressGiochi

 

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