28 Aprile 2024 - 21:03

Vicemin. Leo: “Puntiamo a portare a casa il decreto sulla disciplina dei giochi a distanza”

Semplificazione, stabilizzazione e “democratizzazione”. Si potrebbero riassumere così i punti cardine della riforma del Fisco che il viceministro dell’Economia Maurizio Leo sta portando avanti in seno al Governo. In un’intervista

08 Gennaio 2024

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Semplificazione, stabilizzazione e “democratizzazione”. Si potrebbero riassumere così i punti cardine della riforma del Fisco che il viceministro dell’Economia Maurizio Leo sta portando avanti in seno al Governo. In un’intervista a Il Messaggero, Leo parla dei decreti già approvati e avanza ipotesi future.

Giorgia Meloni ha detto che il Fisco quest’anno sarà la priorità. “Meloni ha fatto molto bene a soffermarsi sull’importanza della riforma fiscale” ha detto Leo al Messaggero. “È un tema che rappresenta una priorità per il governo, perché parte fondamentale del programma con il quale ci siamo presentati agli italiani”.

Ora, dopo i sei decreti legislativi approvati in maniera definitiva e già entrati in vigore, Leo e la squadra di governo puntano a portare a casa anche quelli riguardanti il concordato preventivo biennale e la disciplina dei giochi a distanza. “E non ci fermiamo qui: presenteremo anche i decreti su sanzioni e riscossione, altri due temi sui quali urge un intervento normativo”.

Leo ha in mente di intervenire sul versante della collaborazione e della semplificazione, “per evitare che si accumuli una montagna del genere”. In altre parole, significa “un’idea di Fisco che interviene ex ante piuttosto che ex post. E questo noi lo stiamo facendo, mettendo a punto provvedimenti come l’adempimento collaborativo, che è uno dei sei provvedimenti già in vigore, ma anche il concordato preventivo biennale, che al momento è all’esame del Parlamento, in attesa di essere definitivamente approvato, entro questo mese, dal consiglio dei Ministri”.

Il punto dolente riguarda senz’altro le cartelle esattoriali, che dopo la pandemia sono tornate a “piovere” sulle tasche già vuote degli italiani. “Vogliamo ripensare il meccanismo di riscossione nel suo complesso, rendendolo più semplice, più accessibile e venendo incontro ai contribuenti onesti che hanno difficoltà finanziarie” ha spiegato. Nei magazzini dell’Agenzia delle entrate oggi ci sono 1.185 miliardi di tasse non riscosse, “una cifra abnorme, che dobbiamo cercare di smaltire”.