06 Maggio 2024 - 20:22

Trento. Lo studio HBSG svela che il gioco d’azzardo è una pratica poco diffusa tra i giovani

Quella del gioco d’azzardo è una pratica poco diffusa, specialmente tra i giovani. Il 73% dei ragazzi non ha mai giocato d’azzardo nella propria vita, il 16% 1-2 volte, il

22 Marzo 2016

Print Friendly, PDF & Email

Quella del gioco d’azzardo è una pratica poco diffusa, specialmente tra i giovani. Il 73% dei ragazzi non ha mai giocato d’azzardo nella propria vita, il 16% 1-2 volte, il 6% 3-5 volte e il 5% oltre 5 volte. Il 4% dice di aver giocato negli ultimi 30 giorni, solo l’1,6% dei ragazzi risulta a rischio di dipendenza.

Lo rivela lo studio HBSC sui comportamenti legati alla salute dei ragazzi in età scolare: un’indagine internazionale svolta in collaborazione con l’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della Sanità. In provincia di Trento è coordinata e promossa dai Dipartimenti provinciali Salute e solidarietà sociale, della Conoscenza, nonché dal Dipartimento prevenzione dell’Azienda sanitaria. Insieme a Okkio alla Salute (rivolto ai bambini di 8-9 anni), al sistema PASSI (adulti fra 18 e 69 anni) e a Passi d’Argento (dai 65 anni in su), questa ricerca fa parte di un sistema complesso di monitoraggi della salute che copre quasi l’intero arco della vita dei cittadini.

La rilevazione in Trentino è stata condotta alla fine del 2014 su 2.493 adolescenti di 11, 13 e 15 anni, distribuiti in 152 classi di 46 scuole secondarie di 1° grado e 34 scuole secondarie di 2° grado; a rispondere all’indagine sono stati il 95% delle classi e degli studenti selezionati.

 

“La salute, il benessere e i comportamenti salutari dei ragazzi trentini sono migliori rispetto alla media nazionale, analogamente a quanto avviene per adulti e anziani, tuttavia anche in Trentino ci sono alcuni aspetti da non sottovalutare – commenta l’assessore alla salute e politiche sociali, Luca Zeni -. Attraverso questa indagine possiamo comprendere meglio e con maggior accuratezza la salute e il benessere degli adolescenti, in un’età nella quale avvengono forti cambiamenti e dove, in genere, vengono prese decisioni importanti sulla salute e la carriera futura”.

 

Comportamenti a rischio.

Oltre al gioco d’azzardo, le altre attività considerate a rischio per i ragazzi intervistati sono:

Fumo. Confrontando i dati regionali di prevalenza di fumatori (15enni) si osservano ampie differenze con valori che vanno dal 6% della Valle d’Aosta al 21% della Sardegna. La proporzione di fumatori abituali in provincia di Trento presenta valori inferiori alla media nazionale. La prevalenza di ragazzi che hanno fumato almeno una volta nella vita e di quelli che fumano tutti i giorni (fumatori abituali) cresce, come atteso, con l’età. Nei più giovani (11enni e 13enni) le prevalenze sono, di poco, più elevate tra i ragazzi, mentre nei 15enni la proporzione di fumatrici è decisamente superiore a quella dei coetanei: circa la metà (47%) delle 15enni ha già sperimentato l’esperienza almeno una volta nella vita (39% nei ragazzi) e il 13% è fumatrice abituale (8% dei ragazzi)

Alcol. Sebbene sia vietato somministrare alcol ai minorenni, consumare alcol settimanalmente è un’abitudine per un 15enne ogni quattro (il 24% consuma alcol ogni settimana a cui si aggiunge un 1% che lo fa ogni giorno), percentuale che si abbassa, ma non si annulla, con il diminuire dell’età: il 7% dei 13enni e il 2,5% degli 11enni dichiarano, infatti, un consumo settimanale di alcol. L’abitudine è più diffusa tra i maschi rispetto alle coetanee femmine. Secondo quanto dichiarato dai ragazzi intervistati tali comportamenti iniziano ben prima dei 18 anni: il 42% dei 15enni afferma di aver consumato almeno una volta, negli ultimi 12 mesi, 5 o più bicchieri di bevanda alcolica in un’unica occasione, il 39% di aver bevuto tanto da ubriacarsi almeno una volta nella vitae il 19% di essersi ubriacato almeno una volta negli ultimi 30 giorni.

Cannabis. A 15 anni un quarto dei ragazzi ha già fatto esperienza con la cannabis: per il 9% l’utilizzo si è realizzato in una o due occasioni, per il 15% si è ripetuto più di due volte. Rispetto al 2010 si assiste non solo ad un incremento del fenomeno, ma anche nella frequenza di utilizzo.

Abitudini sessuali. Circa un quinto dei 15enni (19%) ha avuto rapporti sessuali completi, senza differenze di genere. Il metodo contraccettivo di elezione è il profilattico, usato dal 79% dei ragazzi durante l’ultimo rapporto sessuale.

PressGiochi

 

 

L’Aquila: cannabis, alcol e slot diffusi tra i giovani