17 Maggio 2024 - 13:28

Tione. Il sindaco non applica la legge provinciale contro il gioco per paura dei ricorsi”

“Se non applichiamo subito i controlli sulla nuova legge è solo per tutelare il Comune da possibili ricorsi. La linea della nostra amministrazione in materia non si discosta comunque di

27 Agosto 2015

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“Se non applichiamo subito i controlli sulla nuova legge è solo per tutelare il Comune da possibili ricorsi. La linea della nostra amministrazione in materia non si discosta comunque di un millimetro dalle decisioni prese nel gennaio 2012, quando abbiamo deliberato l’introduzione delle distanze dai luoghi sensibili”.
Mattia Gottardi, sindaco di Tione, rivendica la posizione intransigente contro le slot machine adottata dalla sua amministrazione tre anni or sono. E si dice prontissimo ad applicare la nuova legge votata il 16 luglio scorso dal Consiglio provinciale di Trento.

 

Trento. Il consiglio approva, con modifiche, la nuova legge sul gioco patologico

“A patto però che si dimostri a prova di possibili appelli che diventerebbero un costo per l’amministrazione”.

Sarebbe quantomeno imprudente – dice il primo cittadino – addossare al comune le spese legali per possibili ricorsi.

Usa i piedi di piombo il sindaco del capoluogo giudicariese sulla nuova L.P. 13/2015, votata all’unanimità dal consiglio provinciale, frutto dell’unificazione delle due distinte proposte del consigliere di Progetto Trentino Walter Viola e di Violetta Plotegher del Pd, che mira a contrastare la dipendenza da gioco.

Nei primi mesi del 2012, con la sua giunta, era stato uno dei primissimi a prendere in considerazione la possibilità di limitare l’introduzione di nuove macchinette da gioco nel raggio d’azione di 300 metri da luoghi sensibili come scuole, biblioteche, ospedali, case di accoglienza e via dicendo. Un’iniziativa però che, visto l’impossibilità di eliminare quelle preesistenti, non aveva prodotto nessun effetto benefico.

 

Ora, con la nuova legge deliberata dalla Provincia – a parte le lungaggini per i cinque anni di proroga offerti ai gestori degli ambienti pubblici detentori di video-poker e affini (la nuova legge introduce tra le novità l’obbligo di eliminare, entro 5 anni, le slot in tutti gli esercizi pubblici, sale da gioco comprese, collocati entro la distanza minima di 300 metri dai luoghi “sensibili”) – esiste da parte dei comuni una possibilità in più per affrontare la lotta contro la piaga sociale della ludopatia.

Per il sindaco di Tione, però, prima di avventurarsi in decisioni che potrebbero impegnare i comuni in costose liti contro i proprietari delle macchine mangiasoldi, bisogna sincerarsi degli effetti concreti di una legge che, alla prova dei fatti, potrebbe offrire scappatoie legali a chi è contrario alle nuove restrizioni.

 

Per il capoluogo giudicariese, dove sono concentrati i maggior istituti scolastici della zona, l’effettiva applicabilità della legge permetterebbe di fare piazza pulita degli odiati marchingegni succhia denari da quasi tutti gli esercizi pubblici del paese. Basti pensare che, vista la particolare dislocazione dei punti sensibili in oggetto, quasi tutti i locali pubblici del paese, dovrebbero eliminare slot e aggeggi similari.

In pratica, con un semplice emendamento si renderebbe Tione esente da qualsiasi tentazione legata al gioco. C’è un ma, però – dice il sindaco Gottardi – bisogna che la legge si rilevi a prova di ricorso. E che trascorrano i cinque anni di “guarentigia” (“un’eternità”) concessi dalla legge.

 

PressGiochi