19 Maggio 2024 - 07:10

Stabilità: posta la questione di fiducia; l’Esecutivo blinda il testo della Camera mentre si continua a discutere sui giochi

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, a nome del governo ha posto la questione di fiducia sul disegno di legge di Stabilità. La Finanziaria è

22 Dicembre 2015

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Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, a nome del governo ha posto la questione di fiducia sul disegno di legge di Stabilità. La Finanziaria è approdata all’aula di Palazzo Madama dopo le modifiche della Camera. In commissione Bilancio, al Senato, erano già stati respinti gli 800 emendamenti presentati: l’intenzione del governo è infatti di procedere con l’approvazione del testo licenziato da Montecitorio.

Il voto finale sul ddl di bilancio si svolgerà dopo il disco verde al ddl di stabilità, circa la quale sono partite le dichiarazioni di voto.

A dividere come al solito, il tema dei giochi pubblici.

“Una parte di norme rilevanti, che poco ha riguardato il dibattito ma che riteniamo significative, riguardano i giochi – ha dichiarato la relatrice alla legge Federica Chiavaroli (NCD) -. È stato inserito un aumento del prelievo erariale unico, che passa dal 15 al 17,5 per cento; è stata prevista una riduzione delle quote delle vincite; inoltre, non saranno consentiti apparecchi aggiuntivi, se non in sostituzione di quelli già esistenti.

Poi ci sono importanti novità che riguardano la produzione normativa nel settore, che dovrà essere oggetto di accordo nella Conferenza Stato-Regioni ed enti locali. C’è, infine, la norma più importante che riguarda il divieto assoluto di pubblicità sulle TV generaliste dalle ore 7 alle ore 22”.

 

 

Critico il senatore Remigio Ceroni di Forza Italia soprattutto per quanto riguarda i fondi concessi in sostegno al casinò di Campione d’Italia: “Questa non è una legge di stabilità, ma una legge mancia, fatta esclusivamente per raccogliere consenso alle elezioni amministrative della primavera prossima ed essere pronti, appena se ne presenterà l’occasione, per andare ad elezioni politiche anticipate, perché il tracollo del consenso di cui siete oggetto, colleghi, è chiaro a tutti. Altrimenti, cosa c’entrano con la legge di stabilità tutti i microinterventi che avete inserito, tutte le “marchette”, le prebende, le clientele che avete accontentato: la proroga dei contratti ai 7.000 precari dei Comuni siciliani falliti, i 20 milioni di euro per i soliti forestali calabresi, i 500 euro ai diciottenni, i 100 milioni di euro del 2 per mille alle associazioni culturali, i 3 milioni di euro per bande, cori e musiche, i 9 milioni di euro a Campione d’Italia, a favore della locale casa da gioco, che ha perso105 milioni di euro in 10 anni?

Una volta i Comuni realizzavano opere pubbliche con i proventi da gioco di Campione d’Italia. Oggi invece i cittadini sono costretti a pagare per sostenere la casa da gioco. Ma è proprio necessario alimentare il gioco d’azzardo? È etico e corretto o sarebbe meglio destinare queste risorse alle famiglie in difficoltà, aiutare le aziende in difficoltà e sostenere gli investimenti?”.

 

“La copertura di ogni legge, – ha spiegato il senatore Bruni del CoR – per essere coerente ai dettami dell’articolo 81 della Costituzione, deve essere sufficientemente sicura e deve essere valutabile ex ante, credibile e ragionevolmente argomentata, secondo le regole dell’esperienza e della pratica contabile. Tali certamente non sono, ad esempio, le coperture fornite con i proventi della voluntary disclosure e dei giochi, l’entità dei quali non è preventivamente determinabile e, dunque, non soggetta ad analitica quantificazione ed a dimostrazione di idoneità, ai sensi dell’articolo 81, come prima illustrato”.

 

PressGiochi

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