08 Maggio 2024 - 13:47

FEDERIPPODROMI invia le proposte ad ADM riguardo la riforma del settore retail del Gioco pubblico

FEDERIPPODROMI ha inviato le sue proposte all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, inerenti all’Open Hearing della scorsa settimana in cui si è parlato della riforma del settore del retail del Gioco pubblico.

07 Giugno 2021

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FEDERIPPODROMI ha inviato le sue proposte all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, inerenti all’Open Hearing della scorsa settimana in cui si è parlato della riforma del settore del retail del Gioco pubblico.

Come si legge:

“Con la presente, la scrivente FEDERIPPODROMI, dato il suo preminente ruolo all’interno della filiera ippica come Federazione rappresentativa delle Società di Corse, entità riconosciute ex lege quali concessionarie per la raccolta delle scommesse ippiche che esercitano nel nostro paese dalla fine del XIX secolo, intende contribuire all’open hearing avviato da ADM, avendo piena consapevolezza dell’assoluta necessità di creare le condizioni di sostenibilità della filiera ippica e dei comparti agricolo ed alimentare collegati. Come da anni ampiamente riscontrato da tutte le istituzioni preposte, il settore attraversa, una grave crisi motivata, tra le altre ragioni, dalla difficoltà di reperire autonomamente risorse a sostegno della filiera. Infatti, la raccolta delle scommesse sulle corse dei cavalli, storicamente primaria fonte di finanziamento del settore, è decresciuta drammaticamente nel corso dell’ultimo ventennio, sfociando in una situazione di irreversibilità, vedendo il prodotto cannibalizzato dalla massiccia immissione sul mercato della nuova offerta di gioco pubblico, che in gran parte ne ha sfruttato la rete fisica: “agenzie ippiche e sportelli tris”.

Le ragioni sottostanti il vertiginoso calo riscontrato risiedono, in particolare, nella disparità di trattamento delle scommesse sulle corse dei cavalli, sia al totalizzatore che a quota fissa, la cui tassazione (prelievo), pari a più del doppio di quella delle scommesse sportive e virtuali, ha svilito l’attrattività del prodotto di gioco ippico, sia dal lato della domanda (minore interesse dei giocatori), sia, soprattutto, dal lato dell’offerta, dato lo scarso incentivo dei concessionari dei giochi pubblici alla promozione delle scommesse sulle corse dei cavalli, in ragione della maggiore marginalità dei prodotti concorrenti (scommesse sportive; scommesse virtuali).

Ulteriori gravi contributi alla crisi della raccolta, da noi sempre denunciati in questi anni , in tutte le sedi competenti, stanno nella ingiustificata e dannosa separazione tra i due totalizzatori (ippica d’agenzia e nazionale) nonché nella fallimentare formula della scommessa Tris, Quartè, Quintè, mai modificata con l’introduzione delle vincite di seconda e terza categoria, bonus e jackpot formula da trent’anni vincente nella vicina Francia che proprio su questa tipologia di scommessa basa buona parte delle enormi risorse destinate al settore ippico. Già nella legge 27 dicembre 2017, n. 205 (finanziaria per il 2018) erano state previste misure finalizzate a supportare la ripresa del comparto ippico, ma ad oggi gran parte delle disposizioni previste sono rimaste inattuate, tra le quali quelle previste ai commi 1055 e 1058. Cosi come è stata inattuata, lasciando scadere la Delega quanto espressamente previsto dall’art.14 della Legge 11 marzo 2014 n.23 ovvero una riforma complessiva del settore, il restyling regolamentare e di prelievo delle scommesse ippiche, nonché il riconoscimento agli ippodromi, in quanto luoghi naturalmente e storicamente deputati alla raccolta del gioco, di uno status speciale che permetta la commercializzazione dell’ intero pacchetto di giochi pubblici all’ interno dei comprensori ippici con l’intero prelievo lordo da questi derivante destinato al finanziamento del comparto (gestione e manutenzione impianti e montepremi delle corse).

Nell’attesa che le citate disposizioni siano attuate è intento necessario ed urgente individuare ed attuare velocemente le prime soluzioni utili ad invertire l’attuale circolo vizioso, la scrivente Associazione si rende fin d’ora disponibile a fornire ad ADM contributi tecnici e progettuali rispetto a quanto esposto, redatti da primari esperti in materia. In sintesi gli interventi che si propongono sono i seguenti: equiparazione del prelievo erariale tra le scommesse ippiche e quelle sportive a quota fissa; riunificazione dei due totalizzatori (ippica d’agenzia e nazionale); riforma scommessa TRIS/QUARTE’/QUINTE’ con l’introduzione delle vincite di seconda e terza categoria, bonus e jackpot; riconoscimento ippodromi come luoghi storicamente dedicati al gioco lecito, commercializzazione di tutti i giochi pubblici con l’intero prelievo lordo da questi derivante destinato al finanziamento del comparto ippico; sottoscrizione dei disciplinari con le società di corse”.

 

 

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