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Baduini (ACADI): “Restrizioni e inasprimento fiscale porterebbero alla fine dell’attività pubblica regolata e controllata dallo Stato”

“Con una tassazione media superiore al 54%, aumentata recentemente di oltre il 30% in alcuni segmenti, con le ordinanze degli enti locali in tema di orari e distanze che rendono

15 Febbraio 2017

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“Con una tassazione media superiore al 54%, aumentata recentemente di oltre il 30% in alcuni segmenti, con le ordinanze degli enti locali in tema di orari e distanze che rendono già oggi impossibile in molte zone del Paese esercitare l’attività di concessionari dello Stato, un nuovo inasprimento fiscale sul settore del gioco avrebbe un unico risultato: la fine dell’attività pubblica regolata e controllata dallo Stato, la chiusura di migliaia di esercizi commerciali, compresi bar e tabaccherie, il licenziamento di decine di migliaia di addetti ed il ritorno ai primi anni 2000, quando una commissione parlamentare stimò la presenza in Italia di oltre 800 mila slot illegali e una evasione fiscale superiore a venti miliardi di euro”.

 

Così commenta Stefano Baduini, Segretario Generale di ACADI, Concessionari Apparecchi da Intrattenimento aderente a Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici.

 

“Auspichiamo che i processi di regolamentazione dell’offerta, più volte richiesti dagli stessi concessionari, procedano in maniera seria e veloce, sulla base di dati oggettivi e nel rispetto degli accordi presi al momento della sottoscrizione dei relativi contratti con lo Stato”.

 

 

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