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Alessandria: nel 2016, 48 persone in cura per Gap. Cattaneo: “Pochi se si considerano le stime del fenomeno”

AWP. Agcai si appella a Governatori e Sindaci: fermate Baretta! Campobasso. Nuova conferma dal Tar: “I dati parziali del Sert non legittimano l’adozione di limiti orari alle slot machine” “Nel

02 Maggio 2017

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AWP. Agcai si appella a Governatori e Sindaci: fermate Baretta!

Campobasso. Nuova conferma dal Tar: “I dati parziali del Sert non legittimano l’adozione di limiti orari alle slot machine”

“Nel momento in cui il gioco determina effetti negativi e documentati sulla salute di molte persone, è necessario prendere in considerazione l’esigenza di introdurre forme di regolamentazione e di tutela più stringenti, soprattutto alla luce della forte evoluzione che queste attività stanno avendo sulla rete internet, dove diventa estremamente difficile esercitare controlli e introdurre forme di prevenzione”.

 

Lo affermano l’Assessore Comunale alla Coesione Sociale di Alessandria, Mauro Cattaneo, la Presidente della III Commissione Consiliare Comunale “Politiche sociali e sanitarie”, Mariarosa Procopio e i rappresentanti dei Soggetti istituzionali direttamente coinvolti nel progetto (Libera e ASL AL) in occasione dell’evento di presentazione dell’evento sul gioco rivolto agli studenti di Alessandria il prossimo 5 maggio.

 

Per quanto riguarda la situazione in provincia di Alessandria, il volume del denaro giocato ammonta a circa 1.400 euro pro capite all’anno; su 431.200 abitanti almeno 3.450 sono giocatori dipendenti e 14.000 a rischio di dipendenza. Le famiglie con un membro giocatore in difficoltà contano circa 27.000 persone, ma se consideriamo anche i giocatori a rischio, allora sono coinvolti complessivamente più di 100.000 cittadini, quasi un quarto della popolazione.

Tuttavia ai SerD ASL AL, nel 2016, sono afferiti circa 80 utenti, di cui 48 ad Alessandria, troppo pochi se consideriamo le stime del fenomeno. Molto spesso il GAP è associato all’uso di sostanze stupefacenti, abuso alcolico e presenza di patologie psichiatriche e colpisce particolarmente i giovani, anche se adulti e anziani non ne sono esenti. Per questa ragione, in Provincia, in questi ultimi anni sono state messe in atto iniziative volte a ridurre il disagio, ad aumentare la consapevolezza del rischio e della pubblicità ingannevole nei giovani.

 

Da circa tre anni, si sono avviate sul territorio cittadino di Alessandria diverse iniziative, tra cui il progetto “Io non gioco: una scommessa vincente”, finanziato da Fondazione Social e con contributi dei Comuni di Acqui Terme e Alessandria, che hanno determinato collaborazioni importanti tra i Comuni, il SerD ASL AL, i servizi sociali e altri soggetti dell’associazionismo, gli istituti scolastici e professionali, sul tema della prevenzione e del contrasto del gioco d’azzardo patologico e sulla matematica del gioco d’azzardo. Tra le ultime iniziative sul territorio ricordiamo:

  • la costituzione, nel mese di marzo, di un tavolo di lavoro a cui hanno partecipato l’Amministrazione Comunale di Alessandria, il Dipartimento di Patologia delle Dipendenze dell’ASL AL, la Caritas Diocesana di Alessandria, i partners del Progetto “Io non gioco: una scommessa vincente” (Associazione Parcival, Libera, Associazione Punti di vista, Sportello di ascolto di Acqui Terme, Cissaca), il Consorzio Servizi Sociali di Ovada, la Fondazione Social, la Cooperativa Il Gabbiano, il gruppo di Giocatori Anomini-sede di Alessandria, l’Ordine dei Medici della Provincia di Alessandria, la Comunità di San Benedetto al Porto.

I primi passi di questo tavolo di lavoro sono stati indirizzati ad una comunicazione coordinata sul tema, ad una attività di formazione per volontari e operatori di Caritas e Cissaca per meglio interagire con gli utenti che praticano il gioco d’azzardo in modo frequente e compulsivo;

  • la creazione di un rapporto di collaborazione con il gruppo di Giocatori Anonimi che hanno dichiarato la loro disponibilità ad incontrare gli studenti per raccontare la propria esperienza, disponibili, inoltre, a fornire attività di sostegno agli ex giocatori;
  • dalla primavera 2016 si sono svolti in vari centri della provincia 6 slotmob, per premiare gli esercizi che hanno scelto di non installare slot machines nel proprio locale. Infine, l’approvazione di una legge regionale ha incominciato a dare i suoi frutti, controllando e perseguendo i titolari di esercizi che non rispettano i regolamenti comunali.

Relativamente alle attività del gruppo alessandrino dei Giocatori Anonimi, la conferenza stampa ha visto un rappresentante del gruppo (costituito otto anni fa e che consta attualmente di una trentina di aderenti, tra i 30 e i 73 anni) illustrare le specifiche attività di sostegno svolte a favore di chi decide di entrare a fare parte del gruppo.

 

PressGiochi