17 Maggio 2024 - 03:54

Appendino (Torino): “Resta ferma la volontà di contrasto al gioco d’azzardo patologico”

Soddisfatta la sindaca di Torino, Chiara Appendino della decisione del giudice amministrativo piemontese che ieri ha respinto il ricorso di alcune sale gioco contro l’ordinanza voluta dall’amministrazione, ripristinando così il

12 Luglio 2017

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Soddisfatta la sindaca di Torino, Chiara Appendino della decisione del giudice amministrativo piemontese che ieri ha respinto il ricorso di alcune sale gioco contro l’ordinanza voluta dall’amministrazione, ripristinando così il limite di funzionamento di otto ore al giorno per le macchinette.

“Apprendiamo con grande soddisfazione che il Tar del Piemonte ha dichiarato legittimo il regolamento del Comune di Torino emanato a ottobre 2016 che limitava l’orario di funzionamento delle slot machine a otto ore al giorno, respingendo così i ricorsi presentati. Aspettiamo di leggere le motivazioni, ma possiamo già affermare che il diritto alla salute e il ruolo della Città nel tutelarla resta per noi una priorità. Ribadisco la volontà di questa amministrazione di contrastare quella che a tutti gli effetti è una piaga sociale”.

“Quella contro il gioco d’azzardo patologico – ha chiarito la sindaca – è una piaga contro cui il Movimento 5 Stelle si batte da anni e che ha un impatto devastante sul territorio.

Se i dati ci dicono che il costo annuale per la sanità pubblica è di oltre 10 miliardi, questi numeri, per quanto grandi, non rendono comunque l’idea del dramma di famiglie che si presentano agli sportelli del comune perché la loro vita è stata letteralmente rovinata dal gioco d’azzardo patologico. Si tratta di una realtà propria di molte città e che sindaci e servizi sociali conoscono molto bene.
Non sono solo numeri: sono volti di cittadine e cittadini, con storie drammatiche alle spalle e nessun futuro davanti a loro.

Ribadisco, dunque, la necessità di una limitazione dell’attività delle sale slot e delle classiche “macchinette” che si possono trovare in molti bar e tabaccherie.
Limitazione che tuttavia da sola non porterà alla soluzione del fenomeno, la quale passa da una consapevolezza del problema e da una sensibilizzazione a tutti i livelli, in particolare in età scolastica.

Il sostegno a questa posizione è confermato dall’attività della Giunta. Pochi mesi fa infatti, abbiamo approvato una delibera, su proposta dell’assessorato al Commercio di Alberto Sacco, nella quale sono previsti sconti sulle tasse comunali per le nuove aperture che presentino determinati criteri qualitativi e, tra questi, vi è proprio l’assenza di apparecchi per il gioco d’azzardo.

Aggiungo inoltre, e credo sia un punto importante, che gli sforzi in questo senso debbano essere intentati a ogni livello di Amministrazione e di Governo. Questa è una battaglia che si vince solo collaborando.
Come tutti sanno, il gioco d’azzardo non si esaurisce alle sale slot e alle macchinette nei locali ma, purtroppo, ha uno spettro estremamente più ampio.
Penso, ad esempio, al gioco online. Oggi è sufficiente avere uno smartphone mediamente evoluto e una connessione ad internet per avere accesso a un’infinità di siti dedicati al gioco d’azzardo, con la differenza che in tantissimi casi si tratta di siti illegali dove la possibilità di essere truffati (anche dopo aver finito di “giocare”) è pressoché certa.

Il pensiero consequenziale, però, non deve essere: “Allora tanto vale non mettere divieti alle slot”, bensì incrementare gli sforzi affinché il buco nero del gioco d’azzardo venga controllato e regolamentato dalle Autorità competenti. Ripeto, a tutti i livelli.

Ringrazio infine i Giudici del TAR per il lavoro svolto, le Autorità che vigileranno sul rispetto dell’ordinanza e tutte le cittadine e i cittadini che fino ad oggi hanno dimostrato una grandissima sensibilità su questo tema. Fatti salvi i tempi tecnici, l’ordinanza tornerà subito in vigore e la nostra attenzione continuerà ad essere massima: la salute dei cittadini è una priorità.

 

PressGiochi