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VdA. Continua a far discutere la situazione finanziaria del Casinò, l’Ass. Perron: “Sulla vicenda ci siamo mossi sempre con trasparenza”

Le operazioni di concessione di mutui, da parte della Finaosta, per il finanziamento del piano di sviluppo della Casa da gioco di Saint-Vincent sono state al centro di un’interpellanza iscritta

21 Settembre 2016

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Le operazioni di concessione di mutui, da parte della Finaosta, per il finanziamento del piano di sviluppo della Casa da gioco di Saint-Vincent sono state al centro di un’interpellanza iscritta all’ordine del giorno della seduta consiliare del 21 settembre 2016 dal Consigliere Elso Gerandin del Gruppo misto.

Continua a far discutere nel consiglio regionale della Val D’Aosta lo stato finanziario della casa da gioco di Saint-Vincent. In particolare Elso Gerandin ha presentato un’interpellanza sulle operazioni di concessione di mutui, da parte della Finaosta, per il finanziamento del piano di sviluppo.

“A seguito della deliberazione della Giunta regionale del luglio 2012, Finaosta ha provveduto nel settembre dello stesso anno alla stipula di due operazioni di mutuo chirografario, con rischio a carico, di 50 milioni, prima con CVA per il reperimento dei fondi necessari e poi con la Casinò de la Vallée per il finanziamento di parte del piano di sviluppo societario – ha spiegato il Consigliere Elso Gerandin -. Vorrei conoscere la valutazione della Direzione generale e del Consiglio di amministrazione della società Finaosta che ha permesso l’erogazione di questo mutuo con rischio a carico, e cosa sia successo nella società Casinò de la Vallée per indurre Finaosta nell’arco temporale settembre 2012/bilancio di esercizio 2015 a riclassificare il debito residuo di 20 milioni tra le esposizioni deteriorate, il tutto malgrado un primo rimborso ‘obbligato’ di 30 milioni a seguito della ricapitalizzazione”.

Il Consigliere Gerandin ha anche chiesto delucidazioni sulle responsabilità giuridiche ed eventuali danni correlati, oltre che “se la nuova maggioranza intenda avviare un’operazione trasparenza, comprensibile e tangibile a tutti i cittadini valdostani, almeno sulle società pubbliche controllate ed in particolare sulla Casinò in vista di una sua paventata gestione privata. Rilevo inoltre come la richiesta agli atti da parte dei Consiglieri sia puntualmente disattesa”.

“La valutazione che ha permesso l’erogazione del muto di 50 milioni – ha risposto L’Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Ego Perron-  è basata su documenti messi a disposizione della Finaosta dalla Casinò de la Vallée e il mutuo è stato concesso su mandato preciso del Governo regionale. La Finanziaria regionale è iscritta all’albo degli intermediari finanziari e in tale ambito deve procedere ad una ricognizione periodica dei crediti che deve rispettare rigidi criteri. Il credito nei confronti della Casa da gioco è stato classificato in via più che prudenziale nella categoria ‘inadempienza probabile’, guardando ai bilanci degli esercizi passati, che come noto presentano perdite, ma questa assegnazione non corrisponde al reale contenuto intuitivo della definizione ed è operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi o rate scaduti e non pagati. Sottolineo che ad oggi le rate del Casinò sono state regolarmente pagate e questa classificazione di “inadempienza improbabile” non ha avuto nessun impatto sulla valutazione del merito creditizio della Casinò de la Vallée da parte delle altre banche che hanno rinnovato regolarmente gli affidamenti in essere, così come Finaosta non ha operato alcuna svalutazione del credito. Finaosta ha sempre operato seguendo le norme sulla vigilanza, avendo cura di controllare e monitorare continuamente il credito. Al momento non esistono azioni generatrici di danno e quindi non c’è alcuna responsabilità pendente sul Governo regionale”.

“Su questa vicenda ci siamo sempre mossi con estrema trasparenza perché tutte le operazioni sono state effettuate con atti pubblici- ha proseguito l’assessore- discutendone anche in Consiglio regionale. Il finanziamento è stato destinato interamente al piano di rilancio e di sviluppo della Casa da gioco. Le azioni della Regione sono state quindi sempre indirizzate verso la massima trasparenza. Preciso che su questo tema voglio tornare, perché in tante occasioni c’è stata quantomeno disinformazione, per non dire altro: credo sia importante ricostruire tutti i percorsi adottati sin dal 2012 fino agli ultimi atti di finanziamento, affinché tutti sappiano esattamente e correttamente quanto è successo”.

“Se si vuole veramente fare chiarezza- ha replicato Gerandin- bisogna ottemperare alle richieste di accesso agli atti, senza paura. Se l’Assessore vuole essere coerente con quanto detto in Aula, deve chiamare i vertici della società e dire che l’orientamento politico è quello di essere trasparenti. Mi pare il minimo che il Casinò abbia onorato le rate, altrimenti bisognerà procedere ad una nuova ricapitalizzazione: sono convinto che, a fronte della situazione in cui versa la Casa da gioco, nel prossimo bilancio della Regione ci ritroveremo con un’operazione di questo genere. La Casinò de la Vallée ha avuto una corsia preferenziale, la realtà è questa: se fosse successo ad un privato, avrebbe già perso l’immobile. Se l’Assessore vuole essere il paladino della trasparenza, con me avrà un portone spalancato”.

Nell’ultima seduta del consiglio, sempre sul casinò di Saint-Vincent è intervenuto anche il M5S che aveva presentato una sua interpellanza sempre sull’andamento finanziario della casa da gioco.

“In occasione di un’audizione in quarta Commissione dello scorso marzo- ha dichiarato il Consigliere Roberto Cognetta- il Direttore generale della Casa da gioco ha sostenuto che prima di vendere un prodotto bisogna crearlo e che per questo motivo non era ancora pronto un piano marketing. Oggi, rilevata la mancanza di risultati positivi, mi chiedo se il prodotto da promuovere sia stato creato, se esista un piano marketing e sia stato presentato al Governo regionale, da cui voglio anche conoscere le azioni che intende intraprendere per supportare economicamente questo progetto”.

“Il master plan includeva già tutte le iniziative da perseguire al fine di riformulare l’offerta del prodotto, l’organizzazione interna- ha replicato l’assessore Perron- gli obiettivi di marketing erano già stati anticipati in un documento presentato a dicembre scorso in Commissione, in cui erano esplicitati due obiettivi: il primo era difendere la quota di mercato che la Casa da gioco ha raggiunto in questi anni, cercando di incentivare quella clientela che ha capacità di spesa più elevata; il secondo era mettere in atto discontinuità necessarie per allargare e rafforzare il posizionamento della Casa da gioco, cercando di aggredire nuovi mercati, in particolare all’estero, a favore di una clientela di più alto livello. Riguardo alla conservazione e alla penetrazione sul mercato di massa, si sta lavorando sulla possibilità di raggiungere nuove quote di mercato con una nuova immagine del Casinò. Sono azioni, ovviamente, che non sono raggiungibili in un periodo breve. Intanto, il calendario di gare, eventi e tornei esistenti continua a ricevere grande attenzione e le necessarie risorse economiche; sono anche state avviate nuove campagne di visibilità nelle regioni vicine, sono state messe in atto promozioni sui giochi, sono stati intensificati rapporti con i partner, si ragiona su altre aree di interesse. A settembre saranno proposti pacchetti commerciali”.

«L’andamento e l’avanzamento del master plan e le attività di marketing sono costantemente tenute sotto controllo – ha proseguito- siamo consci della situazione della Casa da gioco e non mancano da parte nostra input alla dirigenza per recuperare clientela e dare solidità finanziare. Va tenuto conto del fatto che i budget a disposizione per il marketing sono sì cospicui, ma radicalmente ridotti rispetto a quelli del passato. Oggi non è prevista da parte della proprietà alcuna azione straordinaria di aiuti a supporto della Casinò de la Vallée, che deve continuare a lavorare con le risorse di cui dispone”.

Nella replica, il Consigliere Cognetta ha commentato: «Un input che l’Amministrazione regionale deve dare alla dirigenza della Casa da gioco è quello di fornire maggiori risposte ai Consiglieri regionali. È sacrosanto rivolgersi a una clientela di fascia più alta. Se la dirigenza attuale, oltre ad avere idee da concretizzarsi a lungo periodo, cercasse di creare meno conflittualità ed esacerbare meno gli animi dei lavoratori si farebbero passi avanti. Mi risulta in effetti che la dirigenza attuale si rivolga ai lavoratori in un modo poco corretto. Avete detto che ad oggi non ci saranno ulteriori aiuti: speriamo che questo oggi non duri solo fino a domani e rimettere mano ai portafogli pubblici; sarebbe uno scandalo regalare altri soldi al Casinò”.

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