19 Maggio 2024 - 18:07

Valle d’Aosta e l’Osservatorio sulla criminalità. Bertin (ALPE): “Il casinò attira capitali di dubbia provenienza”

Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta questa mattina ha approvato due modifiche al Regolamento interno per il funzionamento dell’Assemblea, volte a includere tra le competenze della prima Commissione “Istituzioni e

14 Gennaio 2016

Print Friendly, PDF & Email

Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta questa mattina ha approvato due modifiche al Regolamento interno per il funzionamento dell’Assemblea, volte a includere tra le competenze della prima Commissione “Istituzioni e autonomia” le politiche per la legalità e la sicurezza e ad assegnare alla stessa Commissione le funzioni di Osservatorio permanente sulla criminalità organizzata in Valle d’Aosta.

 

Le modifiche rappresentano il punto di arrivo di un percorso iniziato nel luglio del 2013, quando il Consiglio Valle, all’unanimità, ha votato una mozione con cui si chiedeva alla prima Commissione di verificare le modalità per l’istituzione, presso il Consiglio regionale, di un Osservatorio permanente sulla criminalità organizzata di stampo mafioso in Valle d’Aosta.

 

Il Consigliere di ALPE Alberto Bertin, ha osservato che «la presenza della ‘ndrangheta in Valle d’Aosta è un fatto, non un’opinione: la nostra regione è stata infatti interessata e ha vissuto un crescendo di episodi preoccupanti, come le inchieste che hanno interessato la Valle, “Hybris”, “Tempus Venit”, “Minotauro”, per citare le più conosciute. Inoltre, il Casinò di Saint-Vincent, come le altre case da gioco, esercita una forte attrazione per i capitali di dubbia provenienza e per il denaro delle organizzazioni mafiose frutto delle attività criminali: il riciclaggio e l’usura rischiano di rappresentare in prospettiva un elemento molto pericoloso per il corretto funzionamento e lo sviluppo del sistema economico locale” ha concluso.

 

PressGiochi