26 Aprile 2024 - 20:27

Umbria: rappresentanti del Sert discutono in consiglio regionale anche di gioco patologico

“Le dipendenze sono in continua crescita fra i giovani, ma non si tratta più solo del consumo di droghe, come qualche tempo fa, ma anche di dipendenze comportamentali, come quella

29 Maggio 2017

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“Le dipendenze sono in continua crescita fra i giovani, ma non si tratta più solo del consumo di droghe, come qualche tempo fa, ma anche di dipendenze comportamentali, come quella dal gioco d’azzardo o dall’utilizzo prolungato di internet che, in alcuni casi, in Umbria, hanno portato a vere e proprie sindromi da ‘ritiro sociale’, con giovanissimi che non escono più dalla propria camera per restare connessi e genitori disperati che non sanno a chi rivolgersi”: sono alcune delle considerazioni fatte nell’audizione di questi giorni dalla Terza commissione presieduta da Attilio Solinas dai rappresentanti dei SerT e dei Dipartimenti salute mentale, specificamente richiesta dal consigliere Marco Squarta (FDI) che ha presentato una mozione con cui si vuole impegnare la Giunta REGIONALE a “promuovere un nuovo modello di intervento e di presa in carico precoce dei pazienti più giovani”.

 

Tutti gli intervenuti (Mariano Pedetti-responsabile Sert media valle Tevere, Sonia Biscontini-direttore Dipartimento dipendenze Asl 2, Claudia Covino-dirigente Ser.T Asl 1, Luciano Bondi-dirigente Servizio alcologia della Usl 1, Mariella Rosi-dirigente medico Ser.T Altochiascio, Mariella Salciarini-Dipartimento Salute mentale Usl 1 Altochiascio e, per la Giunta regionale, Angela Bravi-direzione Salute e welfare dell’assessorato alla sanità) hanno affermato che servirebbe una “rete trasversale di collaborazioni molto strette fra i professionisti, che possano sviluppare gruppi di lavoro per seguire gli utenti utilizzando la rete e tutte le potenzialità disponibili. Accanto a ciò gioca un ruolo fondamentale la scuola per quanto riguarda la prevenzione e già si vedono i risultati positivi con la ‘peer education’, che  valorizza il contributo degli stessi ragazzi in favore dei loro coetanei, bypassando la difficoltà degli adulti di trovare il lessico e il modo giusto per incidere sulla consapevolezza e sui comportamenti dei giovani”.
I dati rilevati sui giovani in età scolare dicono che al primo posto fra le problematiche di abuso e di dipendenza c’è l’alcol, con l’80 per cento dei ragazzi che ha dichiarato di aver bevuto forte almeno una volta nell’anno in corso. Al secondo posto fra le dipendenze vi è il gioco d’azzardo, a seguire il consumo di cannabis (lo ha ammesso il 27 per cento dei ragazzi), tabacco (25 per cento) e poi le altre sostanze, in percentuali notevolmente minori, pur trattandosi però di sostanze più pericolose come cocaina (2,9 per cento) e eroina (1,9)”.

PressGiochi