20 Maggio 2024 - 13:37

Umbria. L’ass. Barberini: “Al via specifici percorsi di cura per i malati d’azzardo”

Lombardia. Beccalossi: “Sul gioco sono contro allo Stato che usa le persone più fragili come bancomat” Astro replica al deputato Giovanni Sanga (PD) L’assessore alla Salute, alla Coesione sociale e

12 Maggio 2017

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Lombardia. Beccalossi: “Sul gioco sono contro allo Stato che usa le persone più fragili come bancomat”

Astro replica al deputato Giovanni Sanga (PD)

L’assessore alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare della Regione Umbria, Luca Barberini ha reso noto chela Giunta ha approvato il Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) per soggetti con disturbo da gioco d’azzardo e l’organizzazione di servizi sociosanitari dedicati.

“Le persone con problemi di dipendenza da gioco d’azzardo- ha dichiarato per la prima volta in Umbria, potranno contare su specifici percorsi di cura e recupero della propria autonomia”.

“I percorsi- prosegue Barberini- saranno avviati in maniera omogenea su tutto il territorio regionale, attraverso il potenziamento del ruolo Centro di riferimento regionale per il trattamento della ludopatia e l’apertura di altre tre strutture simili, nonché l’attivazione di servizi appositi in tutti i distretti sanitari e di moduli residenziali e semiresidenziali specifici”.

“La definizione di un’offerta strutturata e capillare di interventi terapeutici per persone affette da ludopatia – conclude l’assessore – va a rafforzare il percorso iniziato da tempo, in Umbria con un’apposita legge (n. 21/2014) per la prevenzione e il contrasto di questo fenomeno che ha portato all’attivazione di una serie di servizi sociosanitari e all’apertura, in via sperimentale, di un Centro di riferimento regionale per il trattamento questa forma di dipendenza. L’attività svolta da tale struttura ha consentito di definire un modello omogeneo d’intervento, basato su una rete di servizi integrata e su approccio multidisciplinare che prevede la presa in carico non solo dei soggetti con disturbi da gioco d’azzardo, ma anche dei loro familiari”.

 

PressGiochi