27 Aprile 2024 - 03:47

Tabacchi, valori bollati e postali. Antonelli (FIT): “ADM ci esonera dal Pos”

Il tema dell’onerosità dell’accettazione dei pagamenti in moneta elettronica per beni e servizi ad aggio o margine fisso è da molto tempo al centro della nostra azione sindacale con esponenti

02 Novembre 2022

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Il tema dell’onerosità dell’accettazione dei pagamenti in moneta elettronica per beni e servizi ad aggio o margine fisso è da molto tempo al centro della nostra azione sindacale con esponenti del Parlamento e dei vari Governi che si sono succeduti negli ultimi dieci anni. Azione avviata sin dal 2012 e che si è intensificata negli ultimi 3 anni.

Come scrive il Presidente della FIT, Mario Antonelli: “Tra memorandum ai Ministeri interessati, partecipazione ad audizioni parlamentari, svariate proposte emendative e diversi ordini del giorno approvati, non nascondo che la speranza di vedere riconosciute le nostre fondate ragioni era ridotta a un lumicino.

Ed invece, dal nostro ente regolatore, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è giunta l’attesa risposta alle nostre giuste istanze.

Con determina del 24 ottobre scorso a firma del Direttore dell’Agenzia, dr. Marcello Minenna, i tabaccai sono stati esonerati dall’obbligo di accettazione della moneta elettronica per gli acquisti relativi a tabacchi, valori bollati e francobolli.

Il provvedimento, suffragato da un parere del Mise e uno dell’Agenzia delle Entrate, si fonda su motivazioni che sono le nostre di sempre.

Una determina che lascerà qualche strascico di polemica tra chi vuole appuntarsi medaglie che non gli competono, chi vuole un ambito di esenzione più ampio e chi, non conoscendo bene il nostro lavoro e i nostri margini, fa polemica per il gusto di farla.

Lascio le polemiche a chi ha il tempo e l’energia per portarle avanti preferendo dedicare il mio tempo e le mie energie alle prossime sfide che ci attendono. E sono molte.

Lasciatemi solo dire che assieme a tutta la FIT, lavoro per il bene della categoria e non certo per inseguire miei successi personali.

Lo abbiamo sempre fatto anche quando non ottenendo risposte dal legislatore ci siamo adoperati per trovare soluzioni che abbattessero i costi della moneta elettronica perché il mercato, comunque, richiede sempre più pagamenti elettronici”.

PressGiochi