Stabilità. Binetti (AP): “Tra attese e rimandi, l’azzardo illegale e criminale aumenta in maniera esponenziale”

“L’ultima trappola tesa ai danni della salute dei giocatori è quella dell’ingorgo legislativo, con ddl incardinati sia alla Camera che al Senato, sia in commissione Affari sociali che alle Finanze; con una serie di veti incrociati che si scarica sulla legge di stabilità, attualmente al Senato, rimandando di fatto il tutto alla Camera”.

Paola Binetti deputata di Area popolare commenta così lo stato di lavori che negli ultimi mesi ha caratterizzato la materia del gioco d’azzardo sia in Parlamento che al Governo il quale ha continuato a rimandare la faccenda di mese in mese senza riuscire a decidere di metterci la faccia. E l’on. Binetti, come ogni volta, non manca di far sentire la sua voce cercando di spingere per una regolamentazione ormai attesa non solo per tutelare i cittadini ma anche gli operatori stessi.

“Dopo tanto parlare, – continua Binetti – una sola cosa è certa: le varie tipologie di azzardo, sia quello legale che quello diversamente legale, sia quello illegale che quello criminale, sono tutte, ma proprio tutte aumentati in maniera esponenziale.

In teoria oggi tutti, ma proprio tutti, sono convinti che ci sia bisogno di una legge; ma molti, quasi tutti direi, vorrebbero una legge che non intaccasse i loro interessi. E poiché questo è strutturalmente impossibile, continua il gioco dei rimandi e dei rimpalli, a spese dei cittadini.

La legge, – conclude – sia pure con gli opportuni emendamenti legati alla situazione attuale e ai cambiamenti intervenuti nel frattempo, potrebbe essere approvata in 24 ore alla Camera. Potrebbe giungere blindata al Senato, nella migliore tradizione che si segue quando si vuole concludere velocemente l’iter di un ddl, e consegnata agli italiani prima delle vacanze di Natale. Un regalo alle famiglie, quanto mai utile in tempo di feste e di rilancio dell’attività di gioco nelle sue forme più diverse. Ma per questo serve una politica forte per cui chi governa pone al primo piano la salute dei cittadini e anche il Parlamento accantona piccoli giochi di precedenze, considerando prioritaria la tutela della salute”.

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