27 Aprile 2024 - 01:52

Spallone (Csmef-Luiss): “L’improvvisazione degli interventi fiscali mette a rischio la sostenibilità economica delle imprese”

Il viceministro dell’Economia, Luigi Casero, ha partecipato ieri alla presentazione del rapporto della fondazione Magna Carta  dal titolo «Certezza fiscale e regolatoria, un calendario della crescita per l’Italia». Casero ha

14 Febbraio 2018

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Il viceministro dell’Economia, Luigi Casero, ha partecipato ieri alla presentazione del rapporto della fondazione Magna Carta  dal titolo «Certezza fiscale e regolatoria, un calendario della crescita per l’Italia».

Casero ha posto l’attenzione su un tema ancora troppo sottovalutato: «L’opinione pubblica – ha detto – considera le tasse sui giochi o sui tabacchi non una tassazione, bensì un disincentivo all’uso. E ciò pone problemi aggiuntivi nel legiferare. Ma il vero punto è che l’avvento del digitale ha cambiato profondamente il modo di fare economia. Molte aziende digitali pagano pochissime tasse a differenza delle imprese tradizionali. E ciò accresce le anomalie, come quelle che si osservano nel settore del tabacco.

Non possiamo continuare a penalizzare mondi che producono lavoro e fanno muovere l’economia e a favorire aziende e sistemi che, grazie alle pieghe delle leggi, non pagano le tasse. E’ un problema però che va affrontato anzitutto a livello europeo».

A sua volta Marco Spallone, vicedirettore Csmef-Luiss e tra i maggiori esperti di accise ha precisato che «sia il settore dei giochi che quello dei tabacchi costituiscono un esempio di erraticità e improvvisazione degli interventi fiscali. I provvedimenti presi sotto la costante pressione dell’urgenza sono caratterizzati dalla mancanza di visione di lungo periodo e mettono a rischio la sostenibilità economica delle imprese, la sicurezza dei consumatori e la stabilità del gettito. Inoltre, la troppo ampia discrezionalità degli interventi ha sottoposto le istituzioni a pressioni costanti che sono risultate spesso in interventi non neutrali e, per questo, soggetti ad un aspro contenzioso. Non è ormai più rinviabile una programmazione di medio-lungo periodo delle politiche fiscali, basata su analisi rigorose e condivise da tutti gli stakeholder, pubblici e privati».

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