26 Aprile 2024 - 06:56

Senato. Quarto (M5S) presenta ddl contro dipendenze da droghe, alcol e gioco d’azzardo

Reca ‘Disposizioni in materia di prevenzione, cura e riabilitazione degli stati di dipendenza patologica” il disegno di legge presentato dal senatore Ruggiero Quarto del Movimento 5 Stelle volto ad introdurre

29 Gennaio 2021

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Reca ‘Disposizioni in materia di prevenzione, cura e riabilitazione degli stati di dipendenza patologica” il disegno di legge presentato dal senatore Ruggiero Quarto del Movimento 5 Stelle volto ad introdurre disposizioni in materia di prevenzione, cura e riabilitazione degli stati di dipendenza patologica, rispondendo alle numerose istanze sociali che richiedono un intervento per istituire nuove vie di contrasto ad una piaga sociale che da tempo affligge la persona umana e la collettività: il diffondersi delle dipendenze patologiche da alcool, droghe e gioco d’azzardo.

Come spiega il senatore: “Le dipendenze patologiche da sostanze stupefacenti e psicotrope, dall’alcool e dal gioco d’azzardo, infatti, sono state inserite nel quinto manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM V): sono state perciò riconosciute dalla comunità scientifica internazionale come patologie psichiatriche e come tali devono essere accertate e trattate dal Servizio sanitario nazionale. Il trattamento delle dipendenze patologiche da alcool, droghe e gioco d’azzardo appare complesso per una serie di motivi: in primo luogo perché il soggetto dipendente deve accettare la sussistenza della dipen& denza patologica ed in secondo luogo perché questi difficilmente tenderà ad inserirsi sua sponte in un percorso terapeutico-riabilitativo, di fatto lasciando che la dipendenza si cronicizzi. Non è infrequente, infatti, che il soggetto affetto da una dipendenza patologica di questo tipo stenti a inserirsi in programmi di diagnosi e cura. Occorre così fissare protocolli di monitoraggio, prevenzione e cura della salute degli individui che siano idonei a sopperire alla difficoltà e al disagio che un individuo prova nell’intraprendere le cure.

A questi protocolli di cura, tra l’altro, la normativa in esame prevede debbano seguire programmi socio-riabilitativi in grado di aiutare il soggetto preso in carico a tornare a gestire autonomamente la propria vita di relazione ed a responsabilizzarsi rispetto ai suoi stessi comportamenti patologici. È del tutto evidente, infatti, che in assenza di tali protocolli di intervento la dipendenza patologica diviene sempre più ingravescente e si cronicizza, per cui il soggetto diviene via via incapace di reagire autonomamente al proprio stato patologico e si lascia vivere in una condizione di abban dono e di degrado sociale. Vengono così istituiti l’Osservatorio nazionale della prevenzione e cura delle dipendenze patologiche e i Centri regionali per il monitoraggio, prevenzione e cura delle dipendenze patologiche, cui sono affidati precisi compiti di prevenzione, monitoraggio, cura e riabilitazione.

L’Osservatorio nazionale ha responsabilità di indirizzo e di promozione della politica generale di prevenzione contro il consumo di alcool e sostanze stupefacenti o psicotrope e il diffondersi delle ludopatie, a livello nazionale ed internazionale. I Centri regionali, al contempo, hanno il compito di coordinare le attività propedeutiche all’accertamento della sussistenza della dipendenza patologica e, una volta che questa sia stata diagnosticata, far sì che vengano prontamente attuati i programmi di cura e riabilitazione cosicché il soggetto preso in carico, già nella fase dell’insorgenza della patologia, si sottoponga tempestivamente al trattamento sanitario.

Le disposizioni in materia di prevenzione, cura e riabilitazione degli stati di dipendenza patologica, infatti, – continua Quarto – mirano ad intervenire positivamente nella società, sostenendo gli individui nel percorso di accettazione della dipendenza patologica, e garantiscono a ciascuno programmi di diagnosi, cura e reinserimento sociale. In conclusione, le disposizioni di cui al presente disegno di legge tutelano la salute come fondamentale diritto dell’individuo e preminente interesse della collettività, in attuazione del disposto dell’articolo 32 della Costituzione ed in considerazione del fatto che la salute è universalmente riconosciuta come uno stato di completo benessere fisico e psichico, coinvolgente tutti gli aspetti interiori della persona umana”.

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