17 Maggio 2024 - 10:42

Semplificazioni fiscali. Il Servizio Studi della Camera: “Preu delle slot già rideterminato dal Decreto dignità”

La proposta di legge a firma Ruocco sulle semplificazioni fiscali ha avviato il proprio iter in Commissione finanze della Camera dei Deputati. E il Servizio studi del parlamento ha pubblicato

24 Settembre 2018

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La proposta di legge a firma Ruocco sulle semplificazioni fiscali ha avviato il proprio iter in Commissione finanze della Camera dei Deputati. E il Servizio studi del parlamento ha pubblicato il dossier sulla proposta che contiene alcune norme che impattano sul settore dei giochi, come quella di reperire nuove risorse intervenendo sull’aumento del preu delle slot machine.

Secondo quanto si legge nel dossier di documentazione: Con l’articolo 12 viene abrogata, a decorrere dal 1° gennaio 2019, la norma (articolo 8, comma 2-septies, della legge 11 novembre 2011, n. 180) che esenta gli atti normativi in materia tributaria, creditizia e di giochi pubblici dal rispetto delle disposizioni contenute nello Statuto delle imprese in materia di nuovi oneri regolatori, informativi o amministrativi a carico di cittadini, imprese e altri soggetti privati.

La disciplina di cui alla legge 11 novembre 2011, n. 180, – spiega il Servizio Studi – Statuto delle imprese, prevede all’articolo 8 che, con l’esclusione della materia tributaria, creditizia e dei giochi pubblici, negli atti normativi e nei provvedimenti amministrativi a carattere generale che regolano l’esercizio di poteri autorizzatori, concessori o certificatori, nonché l’accesso ai servizi pubblici o la concessione di benefici, non possono essere introdotti nuovi oneri regolatori, informativi o amministrativi a carico di cittadini, imprese e altri soggetti privati senza contestualmente ridurne o eliminarne altri, per un pari importo stimato, con riferimento al medesimo arco temporale.

 

L’art. 25 invece prevede alcune agevolazioni volte a promuovere l’economia locale escludendo le sale scommesse, o gli esercizi che detengono al loro interno apparecchi di intrattenimento di cui all’articolo 110, comma 6, lettere a) e b) del T.U.L.P.S (R.D. 773/1931). Si tratta degli apparecchi idonei per il gioco lecito, vale a dire quelli dotati di attestato di conformità rilasciato dall’Agenzia delle dogane e dei Monopoli e obbligatoriamente collegati alla rete telematica, slot machine, e quelli facenti parte della rete telematica che si attivano esclusivamente in presenza di un collegamento ad un sistema di elaborazione della rete stessa, videolottery.

 

L’art. 30, infine, prevede che ai fini della copertura finanziaria di tali oneri, si provvede con le maggiori entrate derivanti dall’incremento della percentuale del prelievo erariale unico – da definire con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli – sugli apparecchi idonei per il gioco lecito previsti dall’articolo 110, comma 6, lettere a) e b), del testo unico di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, che viene a tal fine rideterminata nella misura necessaria ad assicurare maggiori entrate pari a 100 milioni di euro annui a decorre dall’anno 2019.

L’articolo 9, comma 6 del decreto-legge “dignità” (n. 87 del 2018) – ricorda l’ufficio del Parlamento – ha modificato da ultimo la misura del prelievo erariale unico (PREU) sugli apparecchi idonei per il gioco lecito.  Esso è stato rideterminato nelle seguenti percentuali:

  • 19,25 e 6,25 per cento dell’ammontare delle somme giocate, dal 1° settembre 2018 al 30 aprile 2019;
  • 19,6 e 6,65 per cento dell’ammontare delle somme giocate, dal 1° maggio  2019;
  • 19,68 e 6,68 per cento dell’ammontare delle somme giocate, dal 1° gennaio 2020;
  • 19,75 e 6,75 per cento dell’ammontare delle somme giocate, dal 1° gennaio 2021;
  • 19,6 e 6,6 per cento dell’ammontare delle somme giocate, a decorrere dal 1° gennaio 2023.

 

 

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