27 Aprile 2024 - 04:00

Rendiconto del Bilancio. Tra il 2013/2014, +2 mld di euro dalle entrate derivanti dalla gestione dei giochi

Nel corso del 2014 il contesto macroeconomico si è deteriorato notevolmente rispetto a quanto previsto nella fase di programmazione del semestre europeo. Se il Def di aprile 2013 stimava per

31 Agosto 2015

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Nel corso del 2014 il contesto macroeconomico si è deteriorato notevolmente rispetto a quanto previsto nella fase di programmazione del semestre europeo. Se il Def di aprile 2013 stimava per l’economia italiana un tasso di crescita reale dell’1,3% (e nominale del 3,2%) nel 2014, quello di aprile 2015 ha dovuto prendere atto di risultati ben diversi: –0,4% di crescita reale e +0,4% di crescita nominale.

Lo rende noto la Ragioneria generale dello stato nel Rendiconto del Bilancio in breve del 2014. Il Rendiconto in breve presenta un’analisi sintetica dei risultati del conto del bilancio e del conto del patrimonio. Per il conto del bilancio, oltre all’analisi dei saldi, viene illustrato, sul lato delle entrate, l’andamento degli accertamenti e degli incassi per i principali titoli, e sul lato della spesa, l’andamento degli impegni e dei pagamenti per categoria economica e per filoni di politiche settoriali.

A figurare tra i dati di gestione, anche le entrate derivanti da giochi e lotterie di competenza dei Monopoli. I risultati della gestione del bilancio dello Stato nel periodo 2011-2014 a livello degli accertamenti delle entrate tributarie per gli anni 2011- 2014, al netto delle regolazioni contabili e debitorie, relativi a monopoli, giochi e lotterie ammontano nel 2011 a 31,9 mld di euro mentre nel 2014 siano scesi a 21,6 mld mentre gli incassi siano passati dai 30,8 mld del 2011 ai 22,8mld del 2014.

Nella composizione della variazione degli incassi tra entrate ordinarie ed entrate straordinarie tuttavia nel 2013/2014 le variazioni positive più significative si registrano per le entrate connesse alla gestione dei proventi dei giochi di competenza dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (+2 miliardi circa).

La Nota di aggiornamento del Def 2014 – continua l’ispettorato generale del Bilancio – ha attribuito il peggioramento del quadro a diversi fattori, tra cui quello quantitativamente più rilevante risulta essere l’evoluzione negativa del quadro internazionale e – in particolare – un contributo della domanda estera alla crescita italiana decisamente più debole. Questi fattori, sommati alla rapida discesa dei prezzi delle materie prime iniziata a metà del 2014, hanno contribuito a creare pressioni deflazionistiche piuttosto marcate, che rendono particolarmente difficoltoso il raggiungimento degli obiettivi programmatici.

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