27 Aprile 2024 - 03:42

Porsia (HBG Gaming): “Sulla falsariga della Liguria si muovano anche le altre Regioni”

Tra i concessionari presenti alla 29a edizione di Enada Primavera, non poteva certo mancare HBG Gaming che quest’anno ha deciso di dedicare il proprio stand al nuovo brand Qui Gioco,

30 Marzo 2017

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Tra i concessionari presenti alla 29a edizione di Enada Primavera, non poteva certo mancare HBG Gaming che quest’anno ha deciso di dedicare il proprio stand al nuovo brand Qui Gioco, una proposta diretta ai Business Partner di HBG Gaming che intendono realizzare punti vendita ad alto contenuto tecnologico.

 

A parlarcene è il presidente Antonio Porsia che ci ha spiegato come la proposta “QuiGioco Point” sia ideata per offrire al cliente finale un ambiente in cui poter fruire in modo chiaro e istantaneo di prodotti di gioco e altri servizi come casse automatiche, terminali self service, servizi di pagamento e ricarica, schermi HD, tutti i dispositivi mobile e app. C’è inoltre il sito web QuiGioco.it che mette a disposizione un Carrello Intelligente che guida il giocatore nel mondo delle promozioni Quigioco sulle Scommesse Sportive e non solo.

Il Presidente Porsia ci ha parlato anche della partecipazione in fiera dell’azienda e dell’attuale situazione economica del settore.

 

“La fiera – ha dichiarato Porsia – è un momento irrinunciabile per noi, occasione durante la quale incontriamo gli operatori. Oggi il mercato sta cambiando e HBG Gaming si candida ad essere un concessionario in tutto il bouquet di giochi che i Monopoli consentono. Con QuiGioco il nostro obiettivo è proprio quello di potenziare prodotti che non rappresentano il core del nostro business.

HBG Gaming garantisce un livello di servizio al Cliente conforme ai più elevati standard qualitativi, tecnologici, di servizio e di affidabilità del settore, ne è una dimostrazione il recente ottenimento della Certificazione ISO 27001:2013, che attesta l’alto livello di sicurezza delle piattaforme e quindi dei giochi offerti alla clientela, la riservatezza dei dati e una maggiore garanzia della continuità dei servizi, attraverso la riduzione dei rischi informatici.

 

HBG Gaming realizza un controllo rigoroso sulle procedure e sui flussi sia finanziari che informativi e questo ci colloca al vertice della piramide qualitativa tra le migliori aziende in Italia.

Quest’anno la fiera, così come più in generale il mercato, risente delle incertezze normative esistenti; l’ultima manovra proposta preoccupa molto soprattutto per la mancanza di chiarezza esistente sulla distribuzione territoriale dell’offerta.

 

Per questo condivido la necessità che le gare per le scommesse e per il bingo vengano realizzate solo sulla base di un accordo preciso tra Governo ed Enti locali. Si rischia di fare una gara – con tutti gli ingenti investimenti per le aziende concessionarie che questa comporta – e poi non poter operare a causa degli interventi delle autorità locali. Numerose realtà sono già a rischio sul territorio per questo c’è bisogno di un indirizzo univoco che può venire solo dal Governo.

 

Stiamo vivendo una fase di incertezza politica che incide sull’economia del mercato. Speriamo – conclude il Presidente – che sulla falsariga della Liguria si muovano anche le altre regioni. Per ora la Liguria ha proposto solo una proroga, ci auguriamo che l’intervento nazionale porti ad una definizione coerente e sostenibile per gli operatori. Quella proposta dal Governo in Conferenza unificata per una distribuzione dell’offerta di gioco nel territorio è un primo passo, ma ritengo possa essere migliorata per dare più tutele agli operatori seri che danno lavoro a tante persone e che portano tanti soldi all’Erario. Ritengo che ci debba essere una maggiore tutela per gli investimenti fatti dall’industria sul territorio e credo che una definizione basata sull’elevazione dei criteri qualitativi degli operatori sia una cosa positiva ma resta il fatto che uno dei problemi di fondo rimane la questione della distribuzione della tassazione anche a favore degli enti locali:coinvolgerli nella ridefinizione delle entrate permetterebbe loro di gestire in una maniera migliore le eventuali problematiche derivanti dall’offerta di gioco”.

 

Cristina Doganini – PressGiochi