26 Aprile 2024 - 04:39

Pisa. Sparatoria alla sala Bingo di Navacchio

Un tentativo di rapina alla sala Bingo di Navacchio (Pisa) è finito nel sangue culminando con un conflitto a fuoco tra una guardia giurata e il rapinatore che è rimasto

17 Agosto 2015

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Un tentativo di rapina alla sala Bingo di Navacchio (Pisa) è finito nel sangue culminando con un conflitto a fuoco tra una guardia giurata e il rapinatore che è rimasto ucciso. Sul fatto indagano i Carabinieri. E’ successo a Navacchio, in provincia di Pisa. Secondo quanto riferito in un primo momento, il rapinatore vistosi scoperto avrebbe puntato la pistola contro la guardia e ne sarebbe scaturita la sparatoria. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la notte scorsa l’uomo avrebbe atteso che la guardia giurata ritirasse l’incasso della sala bingo, circa sei mila euro, e salisse in auto.

La guardia giurata, nel tentativo di difendersi, ha esploso due colpi di pistola, ferendo mortalmente il rapinatore.

 

Il sindaco di Cascina, Alessio Antonelli, analizza la situazione dopo i fatti accaduti nelle vicinanze del Palabingo, confermando che, in quell’area, il Comune non ha nessuna telecamera. «Però ce ne sono di privati – aggiunge -. E proprio su questo versante stiamo lavorando per adottare i dispositivi di quelle attività che le hanno e mettere in rete le informazione con le venti che, invece, gestiamo direttamente». Ma non è solo un problema di sorveglianza elettronica, quella che attanaglia l’area industriale e commerciale in cui è morto Davide Giuliani. «Negli anni il Palabingo è stato teatro di problemi – riprende Antonelli – In questo contesto influiscono più fattori.

Tra questi c’è il gioco d’azzardo legalizzato che, probabilmente, dovrebbe essere regolamentato con una normativa diversa a livello nazionale. Perché basta entrare in un bar dove ci sono le slot machine per accorgersi che la clientela è diversa da quei locali dove non ci sono le macchinette infernali. Un’altra causa della mancanza di controllo in quest’area, durante le ore notturne, è anche la perdita di attività della zona industriale, che non ha più le caratteristiche per le quali era nata.

La questura di Pisa ci ha assicurato maggiore presenza di forze dell’ordine. Ma stiamo lavorando per una riconversione di qualità, sempre nell’ottica di insediamenti produttivi ed economici. I campi che attualmente sono vuoti, nella stessa zona industriale, per esempio, sono oggetto di una trattativa per far sorgere strutture per il divertimento cosiddetto normale, che permetterebbe un presidio naturale di persone che non hanno a che fare con la criminalità».

 

«Siamo stati colpiti nel profondo dalle notizie arrivate da Navacchio e ci siamo attivati per capire chi fosse la vittima e individuare la famiglia – dice Ilaria Parrella, sindaco di Santa Maria a Monte – Da quanto ci risulta, si tratta di una persona non molto nota alla comunità montecalvolese e santamariammontese, con nessun legame particolare con il nostro territorio».

PressGiochi