27 Aprile 2024 - 01:47

Nuova vittoria della FIT contro il regolamento del comune di Firenze

Nuova vittoria della Federazione Italiana Tabaccai in sede giurisdizionale. Dopo l’epocale vittoria conseguita contro l’ordinanza del Sindaco di Bergamo presso il Tar Lombardia (che ha riconosciuto la peculiarità della rete

21 Marzo 2017

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Nuova vittoria della Federazione Italiana Tabaccai in sede giurisdizionale. Dopo l’epocale vittoria conseguita contro l’ordinanza del Sindaco di Bergamo presso il Tar Lombardia (che ha riconosciuto la peculiarità della rete dei tabaccai) arriva un nuovo successo dal Tar Toscana. I giudici amministrativi – commenta la Federazione dei tabaccai – hanno infatti annullato l’ordinanza con la quale, lo scorso settembre, il Sindaco di Firenze ha disposto la limitazione degli orari di accensione degli apparecchi da intrattenimento sul suolo fiorentino.

 

Dopo aver tempestivamente impugnato l’ordinanza dinanzi al TAR, la FIT, in collaborazione con STS, ha presentato puntigliose e ineccepibili argomentazioni che sono state accolte in toto dal collegio giudicante.

 

Mancanza di istruttoria, indebita analogia tra gioco lecito e gioco patologico e assoluta mancanza di considerazione per gli interessi degli operatori legali del gioco, con riferimento al principio di proporzionalità. Sono questi i principali argomenti sui quali i giudici hanno basato la decisione che sconfessa punto per punto l’ordinanza del Comune.

 

Tra i passaggi della sentenza, uno in particolare, relativo all’insufficienza dei dati sulla ludopatia posti a giustificazione delle restrizioni, colpisce per la saggezza del giudizio: quello dove si afferma che il gioco patologico costituisce “ovviamente” cosa diversa dal gioco lecito.

 

E’ quello che da sempre affermiamo in difesa della categoria: il gioco da noi offerto è assistito da garanzie di trasparenza e regolarità e i giocatori trovano un ambiente favorevole all’adozione di comportamenti moderati.

 

Non è da noi che il germe della ludopatia attecchisce!

 

E ancora, i numeri sui malati d’azzardo snocciolati dai detrattori del gioco sono “contraddittori” e “ininfluenti”, come affermato dai giudici toscani. La prevenzione della salute – conclude l’associazione – deve essere garantita sì, ma non a spese dei tabaccai che offrono giochi disciplinati dal legislatore statale.

 

Nell’aggiungere alla bacheca dei successi anche questa importante sentenza, consolidiamo il peso sindacale della categoria traendo forza per future battaglie.

 

PressGiochi