26 Aprile 2024 - 04:57

Motta di Livenza. Al via limiti orari per le slot; in cinque anni oltre 600 persone con problemi di gioco

Il sindaco di Motta di Livenza, Paolo Speranzon, nel trrevigiano, ha adottato un’ordinanza che introduce limiti di orario per sale giochi e apparecchi di intrattenimento collocati in bar ed esercizi

02 Novembre 2015

Print Friendly, PDF & Email

Il sindaco di Motta di Livenza, Paolo Speranzon, nel trrevigiano, ha adottato un’ordinanza che introduce limiti di orario per sale giochi e apparecchi di intrattenimento collocati in bar ed esercizi commerciali. Chi sgarra rischia multe fino a 500 euro.

 

Per le sale gioco, l’orario è fissato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22. L’orario è valido per tutti i giorni della settimana, compresi i festivi. Tutti gli altri apparecchi posti in bar, ristoranti, alberghi, tabaccherie, esercizi commerciali e ricevitorie lotto, potranno essere utilizzati tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22. I medesimi apparecchi, durante le ore di non funzionamento, dovranno essere spenti. «In base ai dati forniti dall’Usl 9», spiegano dal Comune, «la Provincia di Treviso si colloca al 19esimo posto della lista delle province italiane di fruizione del gioco d’azzardo con una raccolta in denaro pari a 894 euro pro capite, con la precisazione che dall’ammontare complessivo è escluso il gioco on-line, non distribuibile a livello territoriale. Inoltre, rispetto alla spesa pro-capite per gioco d’azzardo, la provincia di Treviso vanta una cifra di 1.086 euro rispetto alle poco più di 1.400 euro della media nazionale, sempre escludendo i giochi online». I dati rilevano anche il dato preoccupante del gioco negli adolescenti: in Veneto il 36,3% degli studenti tra i 15 ed i 19 anni ha giocato d’azzardo almeno una volta nell’ultimo anno, collocando il Veneto al decimo posto tra le Regioni italiane.

«L’Usl 9», continuano dal Comune, «ha avviato progetti per la dipendenza da gioco. Dal loro avvio a oggi siamo passati dalle 4 persone del 2009 alle 183 persone del 2014, per un totale nel quinquennio di 601 persone. L’82% sono maschi, mentre il 18% femmine».

PressGiochi