26 Aprile 2024 - 23:33

Modica si mobilita contro la diffusione del gioco e propone provvedimenti anti-slot

Di fronte alla diffusione del gioco d’azzardo a Modica scende in campo Una Nuova Prospettiva, movimento politico intenzionato ad intervenire sulla questione. Come ricorda il movimento, in Sicilia si stimano

10 Giugno 2015

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Di fronte alla diffusione del gioco d’azzardo a Modica scende in campo Una Nuova Prospettiva, movimento politico intenzionato ad intervenire sulla questione. Come ricorda il movimento, in Sicilia si stimano 88.000 giocatori patologici ed in trattamento ve ne sono 1.049, mentre nella provincia si registrano 130 famiglie in cura presso l’ASP e si stimano 4.500 persone affette da dipendenza da gioco. La legalizzazione del gioco d’azzardo non ha intaccato il fatturato illegale che si aggira attorno ai 10 miliardi di euro spartiti tra i 41 clan che gestiscono il mercato illegale. I ceti sociali più vulnerabili sono quelli che vivono di sussidi, pensioni o redditi comunque ridotti”.

“Di fronte a questa situazione – spiegano – e ad un Governo miope che arriva addirittura ad emanare provvedimenti che si traducono in tagli dei trasferimenti finanziari, contro quei Comuni e quelle Regioni che attuano politiche di contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo (mai attuati, ndr), non si può rimanere spettatori passivi ed inermi e si ha l’obbligo di trovare spazi di interventi, reazioni e mobilitazioni.

Anzitutto gli organi di informazione potrebbero svolgere un ruolo costruttivo diffondendo questi drammatici dati, mettendo in guardia dalla pratica del gioco d’azzardo e non divulgando notizie relative ad occasionali e rarissime vincite che alimentano la voglia di tentare e la conseguente possibile dipendenza.

I gestori di bar e servizi di ristorazione potrebbero fare scelte etiche anche se antieconomiche, rinunciando all’installazione o dismettendo nel proprio esercizio commerciale slot machine e giochi vari (Gratta e Vinci,…).

I cittadini possono attivare forme di consumo etico e critico, scegliendo di recarsi presso quegli esercizi commerciali che hanno tolto o non hanno mai messo macchinette di giochi, sostenendoli, così, economicamente e premiandoli per la scelta etica.

L’Amministrazione Comunale, seguendo l’esempio di altri virtuosi Enti Locali, potrebbe prevedere sgravi fiscali sulla concessione di suolo pubblico, sulla TARI, sulla pubblicità per quegli esercizi commerciali che non hanno mai ricorso al guadagno proveniente dai giochi d’azzardo o che hanno deciso di rinunciarvi.

Sindaco e Consiglio Comunale potrebbero adottare, per gli atti di loro competenza, specifici provvedimenti finalizzati a contrastare questa sempre più pericolosa piaga sociale.

Tra questi – concludono – ricordiamo la possibilità di non concedere autorizzazioni per locali a meno di 500 metri dalle scuole”.

 

PressGiochi