Liti pendenti: ADM tra gli enti con la percentuale più alta di esiti favorevoli

Segno più per le controversie tributarie pendenti alla data del 31 dicembre 2020, in aumento di 345.285 (+ 2,85%) rispetto al 31 dicembre 2019. Segno meno invece se si raffrontano con il dato del 30 settembre 2020, che evidenzia una diminuzione delle pendenze del 5,92%, sostenuta dall’incremento delle definizioni nel trimestre in esame.

Nel periodo ottobre-dicembre 2020, i ricorsi pervenuti nei due gradi di giudizio sono stati 28.538, in diminuzione rispetto a quanto registrato nell’analogo periodo del 2019 (-36,42%, pari a -16.344 controversie). In particolare, sono stati presentati 18.345 ricorsi presso le Commissioni tributarie provinciali e 10.193 appelli presso le Commissioni tributarie regionali. Rispetto all’analogo periodo del 2019, il flusso delle nuove controversie presentate si riduce sia nel primo (-43,68%), che nel secondo grado di giudizio (-17,18%). Il valore economico complessivo dei ricorsi diminuisce del 56,16% in primo grado, e del 39,67% nelle CTR.

Presso le Commissioni tributarie provinciali la distribuzione delle nuove liti per ufficio impositore evidenzia che la diminuzione, rispetto al 2019, riguarda il contenzioso verso tutti gli enti: Agenzia delle Entrate (-36,01%, pari a -3.449 ricorsi), AE-Riscossione (-60,33%, pari a -3.537 ricorsi), gli Enti territoriali (-7,87%, pari a -436 ricorsi), gli Altri Enti, (-60,75%, pari a -2.936 ricorsi) e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (-47,20%, pari a -177 ricorsi).

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è tra gli enti impositori che registrano la percentuale più alta di esiti completamente favorevoli con il 70,99%, il cui valore economico (pari a 19,83 mln) costituisce il 50,10% del valore complessivo delle controversie definite in cui è parte lo stesso Ente.

Presso le Commissioni tributarie regionali è ancora l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che si distingue per le maggiori percentuali di successo con il 68,53%, il cui valore economico è di 31,52 mln di euro, pari al 46,58% del valore complessivo degli appelli attivati contro lo stesso Ente.

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