18 Maggio 2024 - 14:13

Lega Ippica Italiana: pronta a ripartire per riformare il settore

“Con la ripresa dell’attività, dopo la pausa estiva, il team di Lega Ippica Italiana si è rimesso al lavoro con l’obiettivo primario di accelerare l’avvento della Riforma e rimettere in

08 Settembre 2015

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“Con la ripresa dell’attività, dopo la pausa estiva, il team di Lega Ippica Italiana si è rimesso al lavoro con l’obiettivo primario di accelerare l’avvento della Riforma e rimettere in evidenza quali debbano essere i Principi sui quali questa dovrà fondarsi.

La situazione attuale – afferma la Lega Ippica in una lettera aperta rivolta agli operatori del comparto – è drammatica a causa della perdurante incertezza economica e del buio riguardo alle risorse future ed è purtroppo ormai evidente che le Istituzioni, in testa il Mipaaf, non percepiscono che le Aziende del settore non possono più sostenere una condizione così precaria e stanno chiudendo una dopo l’altra, giorno dopo giorno.
Lo stop al percorso della Delega Fiscale, limitatamente al settore dei Giochi, rende impellente una riproposizione di un testo di Riforma che offra al settore un’immediata prospettiva e che ribadisca i principi di autonomia, di moralizzazione e di trasparenza contenuti da sempre nel nostro progetto.
Lega Ippica Italiana è il movimento che da quasi 4 anni lavora per trovare soluzioni che consentano di porre il settore ippico nelle condizioni di ripartire e si batte per un Sistema che gestisca il comparto ippico unicamente nell’interesse del settore stesso e di tutte le sue componenti attive.
L’ippica italiana si sta inesorabilmente spegnendo per colpa di una gestione ignobile che costringe a migrare all’estero, che ha portato ad una grave contrazione dei prodotti dell’allevamento, che propone una programmazione assurda e tecnicamente non all’altezza ed un “prodotto corsa” non interessante agli occhi degli scommettitori, che non riesce a far funzionare il sistema dei controlli, che utilizza le risorse del settore in maniera discutibile e con principi risalenti ai tempi della distribuzione dei contributi a pioggia, senza alcun metodo meritocratico e che intende riproporre un sistema di Convenzioni con le Società ancor meno meritocratico di quello precedente.
Lega Ippica italiana contesta fermamente questa routine suicida e ribadisce in maniera forte alla politica la necessità di cambiare radicalmente sistema gestionale; al contempo rifiuta in modo netto e deciso che la risoluzione dei problemi sia la mera richiesta di soldi allo Stato per “assistere” il comparto attraverso una distribuzione clientelare delle poche risorse disponibili. Lo Stato investa sul comparto per un periodo congruo con l’obiettivo di sostenere e portare a compimento una Riforma radicale, seria e credibile, che consenta all’ippica di tornare ad essere autosufficiente dal punto di vista finanziario e tecnico.

 

Lega Ippica Italiana si propone come aggregazione di tutte le componenti attive del settore e garantisce il massimo impegno per chiedere al Governo l’attuazione di una Riforma che contenga:

• La revisione immediata e totale delle scommesse.
• Una Governance democratica costituita dalle componenti imprenditoriali del settore.
• L’Autonomia tecnica.
• L’Investimento da parte dello Stato per riportare il settore all’Autonomia finanziaria.
• La Revisione radicale della programmazione tecnica e del sistema di Giustizia sportiva.

Per portare a compimento questo lavoro abbiamo bisogno anche del tuo contributo.
Se condividi questi Principi – continua la Lega ippica – e intendi seriamente contribuire al loro sviluppo, sei invitato a partecipare per collaborare al completamento del progetto totale. I componenti del Direttivo di Lega Ippica Italiana saranno lieti di ricevere la tua proposta all’indirizzo:
legaippica@gmail.com.

Presidente: Gerardo Longobardi
Consiglieri: Alessandro Ferraris, Giuseppe Botti, Emiliano Piccioni, Antonio Carraretto, Giuseppe Satalia, Paolo Santulli, Francesco Tabone, Elio Pautasso
Segretario: Marco Montana
Ufficio Stampa: Vieri Berti
Coordinamento: Enrico Tuci

 

 

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