19 Maggio 2024 - 10:17

In Senato approda mozione del Pd e Aut su regolamentazione giochi e divieto assoluto alla pubblicità

Alcuni membri del Pd e del gruppo Aut hanno presentato oggi in Senato una mozione per chiedere al Governo di attivarsi affinché siano emanate norme in materia di gioco pubblico

17 Dicembre 2015

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Alcuni membri del Pd e del gruppo Aut hanno presentato oggi in Senato una mozione per chiedere al Governo di attivarsi affinché siano emanate norme in materia di gioco pubblico orientate al perseguimento del primario interesse generale dell’ordine pubblico e della sicurezza e sia disincentivata qualsiasi forma, diretta e indiretta di propaganda pubblicitaria di promozione di marchi o prodotti di giochi con vincite in denaro anche on line, non solo limitando la diffusione per le sole “fasce” o “aree” protette.

A firmare la mozione i senatori Romano, Albano, Zeller, Buemi, Battista, Panizza, Orellana, Scalia, Fasiolo, Ruta, Pagliari, Ginetti e Valdinosi.

 

Come spiegano i senatori “l’avvento della tecnologia nel mondo del gioco d’azzardo sta contribuendo a sviluppare nuove forme di dipendenza, a causa della trasformazione delle modalità di gioco. Tra le più recenti “tendenze” dell’azzardo “tecnologico” si trova il gioco on line, in cui l’individualità, la facilità, la velocità e la comodità di accesso rendono questa modalità di gioco appetibile, nonché rischiosa, in quanto, per le sue caratteristiche, è alla portata di tutti: famiglie, pensionati, casalinghe e adolescenti. Il gioco, quindi, non è più legato ai suoi contesti tradizionali, come i casinò, ma è diventato accessibile a tutti, in qualsiasi luogo e in qualunque momento. Spesso in solitudine.

 

Considerato che il gioco d’azzardo patologico può avere gravi ripercussioni sulla salute mentale e fisica dei soggetti coinvolti e sulle loro famiglie. Il settore dei giochi sta acquisendo in Italia sempre maggiore importanza, dal punto di vista economico, sociale e comunicativo. Oggi sempre più, purtroppo, si assiste a pubblicità che, anziché promuovere un adeguato e accorto uso del gioco che non sottovaluti le componenti di rischio (per quanto frettolosamente richiamate al termine delle sponsorizzazioni in video, audio o carta stampata), trasmettono ai consumatori un messaggio ingannevole, ambiguo e fuorviante inneggiante al gioco, con la promessa di grosse e facili vincite. Durante le pubblicità sui vari giochi si pone enfasi solo ed esclusivamente sulla vincita; il gioco perde, così, la sua “eventualità” e acquisisce “certezza”, con “sottovalutazione” della somma che si paga per scommettere. Tutto ciò è a parere dei proponenti molto grave se si tiene conto che la stragrande maggioranza dei giocatori intravede nel gioco una potenziale fonte di guadagno”.

 

 

Si chiede al Governo di impegnarsi a:

 

1) ad attivarsi attraverso tutte le iniziative necessarie affinché siano emanate norme in materia di gioco pubblico, qualunque sia la loro fonte di produzione, orientate al perseguimento del primario interesse generale dell’ordine pubblico e della sicurezza, della tutela delle fasce sociali deboli a partire dai soggetti minori di età;

 

2) ad attivarsi perché si vieti e si disincentivi qualsiasi forma, diretta e indiretta od occulta attraverso il product placement, di propaganda pubblicitaria, di comunicazione commerciale, di sponsorizzazione e di promozione di marchi o prodotti di giochi con vincite in denaro anche on line, non solo limitando la diffusione per le sole “fasce” o “aree” protette;

 

3) a promuovere iniziative affinché gli enti locali (Comuni e Regioni) possano introdurre ulteriori e più significativi argini alla presenza e alla diffusione del gioco d’azzardo nei territori di loro competenza;

 

4) ad attivarsi affinché ci sia la presa in carico, sotto il profilo sanitario, da parte dello Stato delle persone con disturbo da gioco d’azzardo, anche al fine di tutelare la salute pubblica;

 

5) a promuovere iniziative perché sia possibile l’accesso al fondo statale di solidarietà antiusura da parte delle famiglie;

 

6) ad attivarsi affinché sia introdotta una moratoria per nuovi giochi d’azzardo, contenendo il consumo di quelli già esistenti.

 

PressGiochi