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Il Milleproroghe ottiene la fiducia del Senato: precluse proposte per Ctd e rilascio nulla osta awp remote

Nella serata di ieri, l’Assemblea del Senato ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando definitivamente, con 155 voti favorevoli e 122 contrari, il ddl di conversione, con modificazioni, del decreto-legge

25 Febbraio 2016

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Nella serata di ieri, l’Assemblea del Senato ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando definitivamente, con 155 voti favorevoli e 122 contrari, il ddl di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2015, n. 210, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative (cosiddetto “milleproroghe”).

Tra gli interventi inseriti figurano la proroga al 31 dicembre 2016 del passaggio integrale di tutto il personale nella sezione “Dogane” del ruolo dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli con conseguente soppressione delle distinte sezioni all’interno del ruolo unico del personale non dirigenziale e la proroga al 30 giugno 2016 dell’autorizzazione del dirigente delegato del Ministero per le politiche agricole ad effettuare pagamenti e riscossioni utilizzando il conto di tesoreria dell’ex Agenzia per lo sviluppo del settore ippico.

Rimangono preclusi gli ordini del giorno Pelino, Donno e Spilabotte.

La sen. Paola Pelino (Fi) chiedeva la Governo di valutare l’opportunità di prorogare di un anno il termine del 1º gennaio 2017 previsto per il rilascio dei nulla osta per le awp connesse da remoto che prevede la riduzione dell 30 per cento del numero dei nulla osta di esercizio riferibili a ciascun concessionario.

L’ODG del Pd a firma Spilabotte, già respinto in commissione Bilancio, chiedeva invece al Governo Renzi di valutare l’opportunità, per quegli operatori (CTD) che abbiano aderito alla sanatoria in maniera rilevante ovvero che abbiano presentato un’istanza di regolarizzazione di almeno 700 centri di una proroga per il perfezionamento delle adesioni delle istanze già presentate, di almeno 60 giorni dalla data prevista dalla normativa (31 gennaio 2016), considerato l’esiguo lasso temporale concesso dal legislatore oggettivamente non sufficiente e di modificare il «fee», con l’esborso per ogni centro sanato della somma di euro 3000 (tremila/00 euro) quale adeguamento proporzionale al ridotto tempo di esercizio (4 mesi) maggiorato del 20%, conformemente alla relazione tecnica dei monopoli.

Infine, la senatrice pentastellata Donno chiedeva di procedere ad una definitiva attuazione di una riforma del settore ippico e in particolare per quanto riguarda le nomine dei funzionari di gara nel rispetto concreto dei criteri di efficienza ed economicità, secondo modalità che assicurino un’equa distribuzione territoriale.

 

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