19 Maggio 2024 - 08:42

Genova. In consiglio si discute la nuova legge sul gioco d’azzardo, scontro sui numeri

Scontro di cifre sulla diffusione del gioco d’azzardo a Genova e Liguria, oggi pomeriggio in commissione comunale chiamata ad approfondire la posizione della giunta sul nuovo testo unico regionale che

22 Maggio 2018

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Scontro di cifre sulla diffusione del gioco d’azzardo a Genova e Liguria, oggi pomeriggio in commissione comunale chiamata ad approfondire la posizione della giunta sul nuovo testo unico regionale che nei prossimi mesi sara’ discusso dal consiglio regionale.

Da un lato, i rappresentanti del coordinamento “Mettiamoci in gioco”, contro la diffusione dell’azzardo, tra cui l’ex consigliera comunale di Lista Doria, Clizia Nicolella, dall’altro Giorgio Pastorino, presidente nazionale del sindacato Totoricevitori sportivi.

Tre le critiche principali delle associazioni alle nuove disposizioni previste dalla giunta Toti, l’assenza di agevolazioni fiscali per gli esercizi commerciali “slot free”, la mancanza di divieto di pubblicita’, la non retroattivita’ della normativa che vieta l’installazione di nuove videoslot in locali a meno di 500 metri da una serie di luoghi sensibili da cui sono esclusi asili, banche e campi sportivi.

“Questo nuovo disegno di legge non ha nessuna previsione della riduzione dei punti di gioco, andando contro l’intesa Stato-Regioni ed e’ su questo che il Comune dovrebbe intervenire”, spiega Nicolella.

Si accoda anche la capogruppo del Pd, Cristina Lodi, che sottolinea come “il Comune di Genova ha espresso il proprio parare favorevole in sede Cal alla legge regionale su indicazione del governatore Giovanni Toti, senza alcuna consultazione ne’ politica ne’ tecnica, senza ascoltare i sindacati o le associazioni”

 

Ma lo scontro si accende quando si inizia a parlare di numeri.

“Secondo l’inchiesta del gruppo Gedi- ricorda Nicolella- nel 2016 a Genova sono stati giocati 949 euro pro capite, contro i 933,5 del 2015. Di questi 485 sono stati giocati nelle videolottery mentre 464 nelle new slot disponibili anche in bar e tabacchini. Si tratta di 554,20 milioni di giocate complessive, di questi 283,2 milioni nelle 596 videolottery e nelle 3.256 altre slot”.

Ma in Liguria, ci sono anche dati molto piu’ preoccupanti, sottolinea Nicolella, “con Comuni del ponente e del levante in cui si superano i 2.500 euro di spesa pro capite che corrisponde alla spesa sanitaria”.

Dati contestati da Giorgio Pastorino. “I dati riportati si riferiscono al fatturato e non al giocato che secondo l’Agenzia dogane e monopoli in Liguria e’ stata di 550.00 milioni di cui 183 milioni a Genova. A cio’ possiamo aggiungere che in Regione ci sono circa 2.000 tabaccherie, di cui 800 a Genova, per 6-7.000 lavoratori che perderebbero tutti il posto se venisse applicata la vecchia legge regionale del 2012 che a Genova dichiara il 96% del territorio off-limits, dal momento che il gioco rappresentata tra il 60 e l’80% del fatturato di ciascun tabacchino”.

 

A completare i dati forniti da Pastorino, anche i circa 400 giocatori patologici presenti in Liguria, di cui 230 a Genova, secondo dati Asl.

Infine, ricorda alcune proposte che vorrebbe fossero inserire nella nuova legislazione: “Sappiamo che il gioco d’azzardo patologico puo’ essere una piaga sociale- riconosce- ma nel mirino finisce tutto il sistema, a partire soprattutto dal gioco online visto che oltre 580.000 studenti hanno giocato attraverso uno smartphone”.

Tra le altre proposte anche un potenziamento per la formazione dei venditori, incontri di formazioni per associazioni di genitori e studenti, la richiesta al governo di restituire ai territori una parte degli incassi dal gioco e la rapida diffusione delle slot “anti-ludopatico” con obbligo di tessera sanitaria.

 

PressGiochi