17 Maggio 2024 - 13:15

Fiasco (Alea): “Con la crisi il numero dei giocatori è aumentato”

Marche. L’ass. Bravi: “Per la tutela della famiglia avvieremo campagne di sensibilizzazione contro le dipendenze”   In questi giorni,  presso la chiesa Maria SS. del Carmelo a Bagheria si è

15 Maggio 2017

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Marche. L’ass. Bravi: “Per la tutela della famiglia avvieremo campagne di sensibilizzazione contro le dipendenze”

 

In questi giorni,  presso la chiesa Maria SS. del Carmelo a Bagheria si è svolto il convegno organizzato dalla fondazione Ss. Mamiliano e Rosalia con il patrocinio del comune di Bagheria, dal titolo  “Il gioco non è un azzardo“. All’evento erano presenti oltre  agli organizzatori e relatori, diverse classi del liceo classico “F. Scaduto” di Bagheria, del liceo scientifico “D’Alessandro”, dell’Itet “L.Sturzo” e delll’I.P.S.I.A “D’Acquisto”.

Tra gli altri interventi quello del sociologo consulente della consulta nazionale antiusura e presidente di “Alea” Maurizio Fiasco.

“Prima – ha commentato il professore  Fiasco-  gli italiani erano un popolo di risparmiatori, giocavano ma con moderazione. Negli ultimi 15 anni e paradossalmente quando è iniziata la crisi, è cambiata la tendenza, è aumentato notevolmente il numero degli italiani che si si sono fatti prendere la mano con il gioco, arrivando al punto di giocare l’intero stipendio o addirittura indebitandosi”.

Tra gli obiettivi del convegno  raggiungere i giovani delle scuole superiori per informarli sui rischi che si corrono se si cade nella dipendenza del gioco d’azzardo. Il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque  ha voluto sottolineare quanto sia importante la funzione dello stato nella prevenzione e soprattutto nel sorreggere, con i mezzi a propria disposizione, il giovane, o il cittadino in genere, che cade in questo tipo di dipendenza.

“Dai dati analizzati nei giorni scorsi a Bagheria e in provincia, si è potuto constatare che la ludopatia, questo male sociale di ultima generazione, è in aumento – dice il sindaco- l’amministrazione sta ponendo in essere certi atti per prevenire questo fenomeno, si sta lavorando infatti su un’ordinanza che andrà a regolamentare gli orari nei quali i giovani potranno frequentare i luoghi in cui è possibile giocare  d’azzardo”.

 

“I giochi d’azzardo hanno molto da fare con la matematica” – ha proseguito il professore Paolo Canova, matematico, infatti spesso sono ideati propri da matematici. I ragazzi sono bombardati dalla pubblicità che mostra solo una parte del gioco, quella allettante  della vincita, non fa vedere i meccanismi che spingono a rigiocare , quando si perde”.

“Importante la funzione della scuola, nel sostenere il ragazzo che è caduto nella dipendenza del gioco d’azzardo- ha sottolineato la dottoressa Evelina Arcidiacono, psicologa e psicopedagogista , componente dell’Osservatorio regionale permanente sul bullismo- Dai dati che abbiamo, il  ragazzo che si avvicina al gioco d’azzardo lo fa principalmente per  solitudine , che i ragazzi chiamano noia, ed è appunto alla noia che  la scuola deve supplire, stimolando il ragazzo con attività extra scolastiche, che possano creare delle condizioni critico-riflessive in modo che il ragazzo sappia scegliere, conoscendo le conseguenze che può incontrare”.

PressGiochi