19 Maggio 2024 - 05:18

Endrizzi (M5S): “Stop ad ogni forma di pubblicità del gioco”

Si compone di soli due articoli e reca la firma di ben 27 senatori penta stellati. Si tratta del disegno di legge presentato al luglio dal sen. Giovanni Endrizzi per

14 Settembre 2015

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Si compone di soli due articoli e reca la firma di ben 27 senatori penta stellati. Si tratta del disegno di legge presentato al luglio dal sen. Giovanni Endrizzi per vietare la pubblicità dei giochi d’azzardo in maniera totale. Quest’oggi il Senato ha pubblicato il testo ufficiale.

Sono diversi anni che Endrizzi promuove con diverse proposte di legge il contrasto al gioco d’azzardo, una delle battaglie principali del Movimento 5 stelle, ed ora l’attenzione si concentra sull’abolizione alla pubblicità dei giochi dopo che lo stesso Sottosegretario Pier Paolo Baretta si era convinto ad inserirla nel decreto di attuazione della Delega fiscale, mai approdato il Parlamento.

 

Un marketing sempre più spregiudicato ed aggressivo – si legge nel testo – ha spesso speculato sulla crisi economica, proponendo attraverso l’azzardo la soluzione a problemi sofferti dalle famiglie italiane e dai singoli, soprattutto i giovani, che vedevano restringersi le opportunità per un progetto di vita futuro. La diffusione massiccia ha indotto un innalzamento della soglia di percezione del rischio; il marketing ha portato ad azzardare una quantità di persone impressionante, circa 15 milioni di giocatori abituali.

La pubblicità ha assunto un ruolo determinante e pesantissimo. Non solo per il «reclutamento» di nuovi giocatori. Essa promuove una visione distorta dell’individuo e dei rapporti sociali. Induce la ricerca di un successo economico individuale ed egoistico, stridente con i doveri di solidarietà enunciati dagli articoli 2 e 4 della Costituzione.

È ancora paradossale che le convenzioni di concessione in vigore obblighino i concessionari a investire capitali ingenti in pubblicità. L’argomento per cui l’azzardo legale contrasterebbe quello illegale è stato chiaramente confutato dalla relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia della precedente legislatura che evidenzia come l’illegalità si insinui pesantemente nel gioco legale, come peraltro ha documentato l’associazione Libera raccogliendo una casistica di infiltrazioni malavitose, pervasiva in ogni regione d’Italia.

È necessario dunque bloccare immediatamente ogni forma di pubblicità a qualsiasi gioco d’azzardo, in quanto incompatibile con i rischi che ne derivano e con il livello di danno sociale conseguente, ma anche quale essenziale testimonianza sui reali valori perseguiti nell’ordinamento giuridico italiano. Siamo di fronte ad una situazione simile dal punto di vista concettuale a quella che decenni or sono portarono alla messa al bando della pubblicità sui prodotti da tabacco.

Art. 1.

(Divieto di pubblicità per i giochi con vincite in denaro)

  1. È vietata qualsiasi forma, diretta o indiretta, di propaganda pubblicitaria, di ogni comunicazione commerciale, di sponsorizzazione o di promozione di marchi o prodotti di giochi con vincite in denaro, offerti in reti di raccolta, sia fisiche sia on line.
  2. La violazione del divieto di cui al comma 1 è punita con la sanzione amministrativa da euro 50.000 ad euro 500.000. La sanzione è irrogata al soggetto che commissiona la comunicazione commerciale, la pubblicità, la sponsorizzazione o la promozione, al soggetto che le effettua, nonché al proprietario del mezzo con il quale esse sono diffuse.
  3. I proventi derivanti dall’applicazione delle sanzioni di cui al comma 2 sono destinati alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo, ai sensi dell’articolo 1, comma 133, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.

Art. 2.

(Clausola di salvaguardia)

  1. Dall’attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

 

PressGiochi