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Divieto di pubblicità sull’azzardo. Coraggio (DLA): “Non è un cambiamento importante per gli operatori”

L’avvocato Giulio Coraggio commenta il decreto, appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, che stabilisce il divieto di pubblicità sull’azzardo nelle televisioni generaliste e nei canali dedicati ai minori. “Sono state definite

09 Agosto 2016

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L’avvocato Giulio Coraggio commenta il decreto, appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, che stabilisce il divieto di pubblicità sull’azzardo nelle televisioni generaliste e nei canali dedicati ai minori.

“Sono state definite le regole sull’applicazione oraria e sui canali nei quali verranno poste le limitazioni di pubblicità dell’azzardo,  ma non è questo che gli operatori volevano sentire- commenta- avevo già ampiamente discusso sulla regolamentazione della pubblicità italiana del gioco d’azzardo.  Norme generiche in materia erano già stati introdotti nel 2012 con il cosiddetto decreto Balduzzi e, più recentemente, l’Autority italiana aveva anche introdotto norme più severe per la pubblicità in materia di giochi con vincite in denaro.

“Poi, alla fine del 2015- continua l’avvocato- la cosiddetta Legge di Stabilità ha vietato gli annunci di gioco d’azzardo annunci che incoraggiano il gioco eccessivo, o incontrollato, nega che il gioco può essere rischioso e non riesce a rendere esplicite le modalità e le condizioni per lo sfruttamento di incentivi o bonus. E in effetti, in particolare i bonus sono stati oggetto delle ultimi grandi controversie affrontate dagli operatori di gioco prima che dall’Autorità di autoregolamentazione della pubblicità”.

“Oltre alle restrizioni di cui sopra- prosegue- la legge di stabilità ha anche vietato annunci di giochi con vincite in denaro sui programmi generici dalle  07:00-10:00 e la definizione di “programmi generici” era stato oggetto di grandi dibattiti nel corso degli ultimi mesi. In quanto i regolamenti dei media italiani si riferiscono ai “canali” generici, piuttosto che ai “programmi”. Ma, purtroppo, – secondo la stampa – il Ministero delle Finanze ha ora emesso un decreto che chiarisce l’applicabilità del divieto 07:00-22:00 a tutti i canali generici italiani cioè i primi 9 canali della numerazione dei canali italiani. Nessuna limitazione di tempo continua ad applicarsi con riferimento agli altri canali, salvo l’obbligo precedente non mandare in onda annunci relativi al gioco d’azzardo 30 minuti prima e dopo i programmi televisivi dedicati ai minori”.

“Questo non è un cambiamento importante per gli operatori che erano stati costretti dai canali televisivi ad adottare tale approccio restrittivo anche durante l’incerto regime precedente- conclude Coraggio- tuttavia, gli operatori speravano un approccio più flessibile, dato anche che ammende tra € 100.000 e € 500.000 possono essere applicate per le violazioni”.

PressGiochi