29 Aprile 2024 - 19:00

Danimarca, la linea di aiuto contro il gioco patologico ha ricevuto quasi 3mila chiamate

Da quando è stata introdotta l’1 gennaio 2019 in Danimarca, StopSpillet si è rivelata un importante strumento per coloro che combattono la dipendenza dal gioco d’azzardo. Un rapporto recentemente pubblicato

14 Aprile 2024

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Da quando è stata introdotta l’1 gennaio 2019 in Danimarca, StopSpillet si è rivelata un importante strumento per coloro che combattono la dipendenza dal gioco d’azzardo.

Un rapporto recentemente pubblicato ha rivelato che l’organizzazione ha ricevuto ben 2.933 richieste di aiuto. I numeri suggeriscono che una percentuale significativa di coloro che hanno chiamato la linea di assistenza presenta un rapporto problematico con il gioco d’azzardo. Tra i chiamanti, gli stessi giocatori rappresentano poco più della metà delle richieste, con oltre 1.650 chiamate, pari al 56% del totale.

Non meno rilevante è il dato che il 40% delle richieste proviene dai familiari dei giocatori. In molti casi, sono i genitori a compiere il coraggioso passo di contattare StopSpillet, sperando di trovare una soluzione ai problemi dei propri cari. Un altro 4% delle chiamate proviene da professionisti del settore, dimostrando quanto sia ampia la portata del problema legato al gioco d’azzardo.

Il rapporto sottolinea l’impegno costante dell’Autorità per il Gioco d’Azzardo nel diffondere la consapevolezza su StopSpillet attraverso campagne informative. I consulenti, esperti e preparati, sono pronti a rispondere alle chiamate, lavorando incessantemente per accrescere le proprie competenze al fine di offrire un aiuto sempre più efficace.

Quando i giocatori si rivolgono a StopSpillet, vengono sottoposti a un’accurata indagine sulla natura dei loro giochi d’azzardo al fine di individuare le principali fonti di problematicità. È emerso che il 67% delle chiamate riguardava casinò online e scommesse su internet, mentre il 20% era legato a scommesse fisiche e slot machine tradizionali. Non mancano menzioni di poker e scommesse nei casinò fisici, a dimostrazione della vastità delle sfaccettature del problema.

Un importante strumento offerto da StopSpillet è il test di autovalutazione, che consente ai giocatori di comprendere meglio la natura dei loro legami con il gioco d’azzardo. Il rapporto rivela che, in media, i chiamanti ottengono un punteggio di 5,94 su una scala da 0 a 9, con punteggi superiori a 4 che indicano una problematicità significativa.

Questo rapporto aggiornato segue i dati emersi nel maggio 2023, secondo i quali l’88% dei chiamanti alla linea di assistenza ha effettuato la prima scommessa prima dei 25 anni, e il 50% prima dei 17 anni, nonostante il limite legale sia fissato a 18 anni.

Infine, preoccupa il dato che il 4% delle chiamate arrivi da giocatori di età inferiore ai 18 anni, sottolineando l’importanza di un intervento tempestivo ed efficace nella prevenzione e nel trattamento della dipendenza dal gioco d’azzardo.

 

PressGiochi