19 Maggio 2024 - 04:14

Cultura e gioco. Frosini (IGT): “Il settore dei giochi deve tornare a contribuire al sostegno delle attività culturali e patrimoniali”

Si è tenuto questa mattina l’evento dal titolo “Il Contributo Privato alla Valorizzazione e Riscoperta del Patrimonio Culturale”, organizzato da UTOPIA Studios con la supervisione di The Watcher Talk al

15 Novembre 2021

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Si è tenuto questa mattina l’evento dal titolo “Il Contributo Privato alla Valorizzazione e Riscoperta del Patrimonio Culturale”, organizzato da UTOPIA Studios con la supervisione di The Watcher Talk al quale hanno preso parte esponenti istituzionali come Lucia Borgonzoni, sottosegretaria del Ministero alla Cultura e Massimo Osanna DG Musei.

A prender parte all’evento, dal mondo dei giochi pubblici, Giuliano Frosini, responsabile per le relazioni istituzionali, affari pubblici e media di IGT.

“La mia azienda – ha affermato Frosini – ha storicamente supportato sin dal 1996 il mondo della cultura, quando la legge Veltroni destinava una parte delle entrate del gioco del Lotto alla valorizzazione del patrimonio artistico, e gran parte delle bellezze che possiamo visitare e abbiamo potuto restituire ai cittadini sono stati restaurati grazie a questi fondi. Più recentemente, a seguito di una serie di motivi tra i quali anche il contrasto al settore dei giochi pubblici, hanno fatte affievolire questo intervento fino a quando nel 2018 il Decreto dignità ha vietato definitivamente la possibilità ad alcuni settori di intervenire a favore delle iniziative legate alla cultura. E’ un problema che riguarda il settore del gioco che però non dimentichiamo è un settore para-pubblico, basato sul meccanismo concessorio. Sarebbe molto più semplice per questo settore poter offrire un contributo che sia in qualche modo vincolato alle proprie attività e finalizzato ad attività di sostegno a questo mondo.

Dovremmo fare una riflessione per rivalutare l’introduzione di una possibile tassazione di scopo o di destinazione per destinare parte degli utili erariali anziché nel calderone generale dell’Erario, a sostegno alle attività culturali o anche alla valorizzazione del patrimonio. All’estero viene fatto in molti luoghi, primo fra tutti in Inghilterra dove Camelot sostiene queste attività, e funziona abbastanza bene. Pensiamo che nel 2006, per le Olimpiadi di Torino, il Comitato olimpico Toroc aveva un buco di bilancio. Per risolvere questo problema fu destinata una porzione dell’utile erariale di un Gratta e vinci dedicato al finanziamento di Toroc. Questo meccanismo consentì di ripianare il debito e anche di realizzare addirittura delle plusvalenze da destinare alla miglior organizzazione dei giochi. Questa possibilità andrebbe valutata dalle stesse istituzioni”.

 

 

PressGiochi