26 Aprile 2024 - 18:57

Convention Agge. Ripamonti: “Le fideiussioni escusse solo per i contratti rinegoziati: il CdS non lo chiarisce”

“La norma dei 500 mln è manifestamente ingiusta anche se non ancora dichiarata ufficialmente illegittima. E’ una delle leggi più sbagliate e infelici mai concepite dal legislatore, – ha dichiarato

04 Dicembre 2015

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“La norma dei 500 mln è manifestamente ingiusta anche se non ancora dichiarata ufficialmente illegittima. E’ una delle leggi più sbagliate e infelici mai concepite dal legislatore, – ha dichiarato l’avv. Marco Ripamonti intervenuto alla Convention Agge Sardegna per presentare lo stato dei lavori dei ricorsi contro la norma dei 500 mln agli apparecchi da gioco –  l’obiettivo era quello di far cassa a tutti i costi e si è colpito il settore nel quale girà più denaro: slot e scommesse.

Con le scommesse – ha spiegato Ripamonti – ha preso in minima parte quanto atteso e per ora la situazione è in stand by. Mentre il problema grave si pone per il settore delle slot.

Anche i concessionari hanno avuto altre vicissitudini negli anni passati con la nota vicenda della Corte dei Conti e delle penali poi ridotte.

I soggetti della filiera sono obbligati a rinegoziare i contratti. Occorre vedere se ci sono le condizione per rinegoziare e ridefinire i rapporti. Il problema che il legislatore non ha previsto è stato quello di non prevedere il caso del fallimento della rinegoziazione. Se non c’è rinegoziazione rimane in vigore il contratto originale.

Questo ha comportato un’impasse di fronte al quale i concessionari sono stati costretti a ricorre al Tribunale. La Magistratura ancora non è riuscita a dipanare le problematiche sottese alla legge di stabilità 2015.

La Consulta è il giudice delle leggi che giudica le scelte del legislatore, quindi è un indizio di insuccesso del legislatore che la norma sia stata catapultata in Corte Costituzionale.

Il Consiglio di Stato potrebbe far riferimento alla possibilità di escussione delle cauzioni ai contratti rinegoziati, anche perché l’ordinanza non specifica questa possibilità. Palazzo Spada non ha chiarito se questo possa accadere nei casi in cui il contratto non fosse stato rinegoziato. Non so quanto i concessionari potranno decidere di escutere la fideiussione su tutti i contratti, anche quelli non rinegoziati. Questa ordinanza può esser vista come una sorta di contentino. Ci saremmo aspettati che il CdS avesse sospeso il tutto.

Il gestore non era parte in causa, quindi ho dubbi sulla scelta del giudice di esprimersi con una ordinanza che produce effetti su una parte che non è chiamata in causa nel giudizio. Credo che questa soluzione finirà con un nulla di fatto.

La priorità – ha concluso l’avvocato – è quella di capire come andrà a finire questa vicenda. E’ chiaro che finché la norma sarà sui banchi della Consulta, la questione dovrà essere invariata, finché non prenderà una posizione la Corte Costituzionale. Dovremo capire anche le intenzioni del Governo sull’attuale legge di Stabilità in discussione”.

 

 

Avv. Lepore : “Attendiamo la decisione della Consulta, mai gestori hanno diverse strade legali per difendersi dalle pretese dei concessionari”

lepore“Agire innanzi al giudice ordinario e risvegliando i ricorsi al Tar depositati, chiedendo la sospensiva: è una soluzione da utilizzare in caso di richiesta di escussione delle garanzie da parte del gestore”.

L’avv. Carlo Lepore intervene proponendo alcune soluzioni al problema che ora sorge in seguito alle ordinanze del Consiglio di Stato che ha proposto l’escussione delle garanzie poste dai gestori.

 

L’avvocato Lepore in particolare ha ricostruito la situazione generale e quella specifica dei ricorsi dei gestori sui “famosi” 500 milioni richiesti dallo Stato, legge che, come è noto, è attualmente in fase di valutazione dalla Corte Costituzionale. “Credo che allo stato attuale delle cose il nostro suggerimento di appellarsi al Tar e eventualmente ricorrere al tribunale civile era giusto- ha dichiarato l’avvocato – perché abbiamo diversi strumenti per agire.

 

I concessionari hanno sostenuto negli scorsi mesi che la fase di stallo dell’applicazione del pagamento della legge era colpa dei gestori. Per i gestori è stato importante attendere, perché abbiamo capito tutte le mosse dei concessionari e quindi abbiamo una strada tacciata. La questione è diventata un problema per i concessionari quando hanno visto che c’è stata una reazione attraverso le azioni legali attualmente pendenti da parte dei gestori.

Il Tar ha dovuto analizzare la legge, la legge è fatta male e lo sapevamo (non prevede quote di ripartizione, si rifà sul numero degli apparecchi e non sui volumi, cosa sbagliata dato che un apparecchio ha evidentemente dei guadagni diversi a secondo del luogo in cui è posizionato) e ovviamente il Tar questo lo ha capito, quindi auspichiamo che anche la Consulta ritenga fondate alcune problematiche esposte da Tribunale amministrativo.

 

Per ora se non c’è la rinegoziazione i concessionari non possono pretendere soldi dai gestori, perciò in tutta questa situazione anomala, come detto, abbiamo diverse soluzioni per controbattere e soprattutto sappiamo le mosse dei concessionari. E’ stato giusto muoversi anche perché se questa norma dovesse essere dichiarata incostituzionale, il rischio è che quello che è stato pagato non sia recuperabile, ma verranno bloccati soli i pagamenti futuri, questo ovviamente per dare denaro all’erario. Per la decisione della Corta Costituzionale ci vorrà un anno/un anno e mezzo. I concessionari si sono anche appellati al CdS, arrivando a denunciare il rischio fallimento per colpe dovute ai gestori, ma se c’è un attacco da parte del concessionario sull’escussione delle garanzie i gestori hanno diverse soluzioni, come chiedere una sospensiva davanti al giudice ordinario.

 

Il CDS ha trovato ai concessionari lo strumento per evitare il danno grave e irreparabile ma al gestore tale danno viene arrecato. Se non ci fossero state le fideiussioni avrebbe sicuramente sospeso la norma. Ora anche noi come difensori dei gestori chiederemo di sospendere la norma. L’escussione delle garanzie porta dei problemi importanti per i gestori, ma anche per tutta la filiera. Il CdS non interviene sulla figura del gestore perché non prende parte al giudizio. Sarà sicuramente utile nel caso il concessionario aggredisse i gestori per ricevere le ‘garanzie’. Occorre rinegoziare.

La Corte costituzionale – ha concluso Lepore -nel caso in cui annullasse la norma potrebbe addirittura decidere che chi ha pagato non venga risarcito, è una stortura della prassi ma utilizzata in passato in un caso similare per altra materia”.

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Convention Agge Sardegna. Pirrello: “Sull’escussione delle fideiussioni, non conviene nemmeno ai concessionari questa soluzione”