28 Aprile 2024 - 14:55

Contratto Rai. Pd e M5S chiedono la messa al bando dei messaggi sul gioco d’azzardo

“La Rai ai fini dell’attuazione della missione di servizio pubblico è tenuta a garantire l’assenza di messaggi pubblicitari sul gioco d’azzardo per favorire il contrasto alla ludopatia, fatte salve le

28 Settembre 2023

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“La Rai ai fini dell’attuazione della missione di servizio pubblico è tenuta a garantire l’assenza di messaggi pubblicitari sul gioco d’azzardo per favorire il contrasto alla ludopatia, fatte salve le iniziative promozionali delle lotterie a estrazione differita”.

Questa è la proposta contenuta in alcuni emendamenti presentati presso la commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi all’atto del Governo sullo schema di contratto nazionale di servizio tra il ministero delle imprese e del made in italy e la rai-radiotelevisione italiana s.p.a. per il periodo 2023-2028.

Gli onorevoli Carotenuto, Bevilacqua, Orrico, Ricciardi del Movimento 5 Stelle chiedono che “La Rai, coerentemente con le previsioni della convenzione, è tenuta a garantire: i) la trasmissione di messaggi pubblicitari nei limiti di quanto stabilito nel TUSMA;

ii) l’assenza di messaggi pubblicitari sul gioco d’azzardo per favorire il contrasto alla ludopatia, fatte salve le iniziative promozionali delle lotterie a estrazione differita;

iii) il divieto di trasmissione di messaggi pubblicitari discriminatori o che alimentino stereotipi di genere;

iv) l’assenza di messaggi pubblicitari in qualsiasi forma nei canali tematici per bambini. ».

Simile la richiesta che arriva dagli esponenti del Pd Graziano, Bakkali, Furlan, Nicita, Peluffo, Stumpo e Verducci che chiedono: “La Rai ai fini dell’attuazione della missione di servizio pubblico è tenuta ad assolvere i seguenti obblighi:

a) valorizzare e promuovere la propria tradizione giornalistica d’inchiesta;

b) vietare la trasmissione di messaggi pubblicitari sul gioco d’azzardo per favorire il contrasto alla ludopatia;

c) sensibilizzare i conduttori dei programmi e i propri dipendenti e collaboratori, anche attraverso specifiche azioni formative, ad attenersi scrupolosamente nella loro attività ai principi del fact checking, adottando le migliori best practice di settore;

d) garantire la fornitura del servizio pubblico radiofonico televisivo e multimediale senza interruzioni o sospensioni salvo comprovate causa di forza maggiore fermo restando l’obbligo di effettuare le possibili operazioni di intervento. In caso di sciopero si applicano le disposizioni di cui alla legge 12 giugno 1990, n. 146 e successive modificazioni. ».

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