19 Maggio 2024 - 02:35

Comm. Questioni regionali: “La riforma dell’ippica venga approvata dalla Conferenza Stato-Regioni”

La Commissione bicamerale per le questioni regionali ha espresso ieri parere favorevole con osservazioni al testo di legge sulla Competitività nel settore agricolo. Il parere verrà recepito dalla 9° commissione

01 Aprile 2016

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La Commissione bicamerale per le questioni regionali ha espresso ieri parere favorevole con osservazioni al testo di legge sulla Competitività nel settore agricolo. Il parere verrà recepito dalla 9° commissione del Senato che sta esaminando il testo in sede referente.

Come spiega la Commissione, “il provvedimento reca una variegata serie di misure volte nel complesso ad accrescere la competitività del settore agricolo ed è nel suo insieme riconducibile in modo prevalente alle materie «tutela della concorrenza», attribuita alla competenza legislativa esclusiva dello Stato (articolo 117, secondo comma, lettera e), Cost.), e «agricoltura», ascritta alla competenza delle Regioni (articolo 117, quarto comma, Cost.). Per quanto riguarda gli interventi posti sulla riorganizzazione del settore ippico, la Commissione bicamerale chiede che all’articolo 15, si valuti l’opportunità di prevedere l’intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, anziché il mero parere della Conferenza stessa, nel procedimento di approvazione dei decreti legislativi ivi previsti.

 

L’art. 15, relativo all’ippica, conferisce delega al Governo per il riordino e la riduzione degli enti, delle società e delle agenzie vigilati dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, per il riassetto del settore ippico e per il riordino dell’assistenza tecnica agli allevatori e la revisione della disciplina della riproduzione animale. La delega per il riassetto del settore ippico è stata inserita nel corso dell’esame presso la Camera. Per quanto concerne le strutture vigilate vengono dettati i seguenti principi e criteri direttivi: revisione delle competenze e riordino degli enti, società e agenzie vigilati, prevedendo modalità di chiamata pubblica secondo criteri di merito e trasparenza, che garantiscano l’indipendenza, la terzietà, l’onorabilità, l’assenza di conflitti di interessi, l’incompatibilità con cariche politiche e sindacali e la comprovata qualificazione scientifica e professionale dei componenti degli organi dell’ente, della società o dell’agenzia; ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse, riducendo il ricorso a contratti con soggetti esterni alla pubblica amministrazione; utilizzo, per una quota non superiore al 50 per cento, dei risparmi di spesa derivanti dalla riduzione del numero degli enti e società per politiche a favore del settore agroalimentare, con particolare riferimento allo sviluppo e dell’internazionalizzazione del made in Italy; riorganizzazione di AGEA e del sistema informativo agricolo nazionale (SIAN); riordino del sistema dei controlli nel settore agroalimentare, con conseguente razionalizzazione o soppressione della società AGECONTROL S.p.A.; revisione della normativa istitutiva dell’Ente nazionale risi al fine di razionalizzarne l’organizzazione in funzione della competitività del settore; previsione dell’obbligo di pubblicazione annuale dei dati economici, finanziari e patrimoniali delle attività svolte da ciascun ente, società e agenzia. In relazione al riassetto delle modalità di finanziamento e di gestione delle attività di sviluppo e promozione del settore ippico nazionale, il Governo è tenuto a osservare i seguenti princìpi e criteri direttivi: riordinare le competenze ministeriali in materia di ippica; prevedere le modalità di individuazione del soggetto incaricato di costituire un organismo, da sottoporre alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, cui demandare le funzioni di organizzazione degli eventi ippici e al quale assegnare le risorse destinate all’ippica; prevedere la costituzione di un apposito organo di vigilanza sulla gestione del medesimo organismo. In merito al riordino dell’assistenza tecnica degli allevatori e alla revisione della disciplina della riproduzione animale, il Governo è tenuto a osservare i seguenti princìpi e criteri direttivi: riorganizzazione del sistema di consulenza al settore, con l’obiettivo di liberalizzare il settore e di salvaguardare la biodiversità, il benessere animale e la valorizzazione delle produzioni di qualità; riconoscimento dell’iscrizione ai libri genealogici e ai registri anagrafici come elemento fondamentale per l’individuazione della razza e per la certificazione d’origine; riconoscimento dell’unicità e multifunzionalità del dato raccolto per la tenuta del libro genealogico o del registro anagrafico; eliminazione dei riferimenti ad enti scientifici e strumentali soppressi; possibilità di integrare il finanziamento statale alle attività gestionali dei libri genealogici mediante fonti di autofinanziamento delle organizzazioni riconosciute attraverso l’espletamento di servizi ai soci e l’utilizzo di marchi collettivi”.

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