18 Maggio 2024 - 08:32

Casinò di Venezia. I sindacati autonomi: “Il dissesto economico colpa di chi prende le decisioni, soprattutto riguardo le slot”

Mentre Comune di Venezia e azienda che gestisce il Casinò sono in piena trattativa con le sigle per il nuovo contratto dei dipendenti e a muoversi per primo è il

31 Gennaio 2018

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Mentre Comune di Venezia e azienda che gestisce il Casinò sono in piena trattativa con le sigle per il nuovo contratto dei dipendenti e a muoversi per primo è il sindacato autonomo Sgb che annuncia con il suo segretario Giampietro Antonini un nuovo blocco degli straordinari per i suoi iscritti dal primo febbraio al 31 marzo. Nella comunicazione, Sgb evidenzia che “sono trascorsi mesi dall’entrata in vigore del Regolamento Aziendale; che la trattativa condotta sino ad oggi prefigura la volontà da parte del Comune e dell’Azienda di ridurre i diritti dei lavoratori sia a livello individuale che collettivo; che l’operazione che nasce da un presunto dissesto finanziario che avrebbe obbligato la Giunta del Comune di Venezia a ricapitalizzare la Casa da gioco; che se dissesto c’è stato questo non può che essere addebitato a chi ha preso e continua a prendere decisioni, specificatamente nel settore slot machine, che a giudizio della scrivente, stanno determinando una costante situazione di criticità e tracollo economico del gioco elettronico, anche in considerazione del fatto che sono li stessi che si stanno apprestando a scrivere un “nuovo” futuro del reparto, gli stessi che hanno prodotto tali risultati negativi; che è stato sempre risposto negativamente alle nostre ripetute richieste di avere una documentazione precisa sulle preannunciate azioni di rilancio del Casinò”.

 

Ma esce dal tavolo della trattativa sul rinnovo del contratto anche un altro sindacato autonomo, l’Ugl che “non riconosce il regolamento aziendale unilaterale” introdotto il 29 giugno e preso atto “delle modalità che hanno caratterizzato e che caratterizzano la trattativa” tra proprietà azienda e sindacati, comunica “la proprie volontà di non aderire più alla piattaforma delle trattative presentate con Cgil, Cisl, Snalc e Rlc e alle successive modifiche apportate”.

PressGiochi