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Callipo (Salfi) a Peleggi (Adm): “Aprire un tavolo politico-sindacale su sviluppi professionali”

Il Segretario Generale del CONFSAL-SALFI Sebastiano Callipo scrive al direttore delle Dogane e Monopoli Giuseppe Peleggi in merito allo schema di D. Lgs. n. 181 “Organizzazione delle Agenzie Fiscali”, che

30 Luglio 2015

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Il Segretario Generale del CONFSAL-SALFI Sebastiano Callipo scrive al direttore delle Dogane e Monopoli Giuseppe Peleggi in merito allo schema di D. Lgs. n. 181 “Organizzazione delle Agenzie Fiscali”, che in attuazione degli artt. 1 e 9, c. 1, lett. h), Legge n. 23/2014, intende apportare misure per la revisione della disciplina dell’organizzazione delle Agenzie Fiscali, ed è stato oggetto di diversi momenti di approfondimento e di proposte.

“La Scrivente O.S. ritiene il citato “veicolo normativo”, il più consono ad affrontare e risolvere, naturalmente per gli aspetti normativi, le diverse criticità che il sistema delle Agenzie Fiscali ha, in questi anni, manifestato, procedendo, in tale modo, ad una opportuna quanto necessaria “manutenzione” del modello, a condizione che sia salvaguardato e consolidato.

Non vi sono e, quindi, non vi possono essere, per la scrivente O.S., temi più “sensibili” di altri, perché tutte le criticità esistenti sono della massima importanza e meritano la massima attenzione, per le evidenti ricadute sugli interessi della collettività, sugli obiettivi di finanza pubblica e sull’efficienza della macchina fiscale.

Per quanto sopra, si sensibilizzano le SS.LL. sulla necessità che, nelle more dell’apertura di una nuova stagione di rinnovi contrattuali, che possa avere come risultato non solo un miglioramento salariale quanto, l’adeguamento e la modernizzazione dell’ordinamento professionale, in un settore che per la sua strategicità, merita il miglior apprezzamento possibile, in termini di specificità e peculiarità, sia espressa la massima attenzione sulle diverse criticità che rischiano, se non risolte, di inficiare quelle operazioni di manutenzione e salvaguardia, richiamate.

LA SCRIVENTE O.S. CHIEDE

immediati e significativi interventi, di carattere normativo, regolamentare ed amministrativo, in materia di:

  • progressioni economiche, visto il precedente generale blocco quinquennale (2010-2014) che ha impedito, in particolare all’Agenzia delle Entrate, di attribuire il meritato riconoscimento ad una quota significativa (oltre il 60%) di colleghi in servizio. Quanto sopra, in relazione alla mancata certificazione, a cura degli Organi di controllo, di un accordo sottoscritto all’unanimità da tutte le parti negoziali, quale “inopinata” e non “condivisibile” interpretazione dei richiamati Organi, in merito all’Ipotesi di Intesa;
  • salvaguardia di posizioni giuridiche ed economiche ultrasettennali, regolarmente acquisite, tramite procedure concorsuali e successivamente “inficiate” da una giurisprudenza amministrativa non consolidata ed altalenante. Un tanto anche attraverso un intervento dell’ARAN, previa interpretazione autentica delle relative disposizioni contrattuali;
  • attribuzione e liquidazione al personale di tutte le somme a vario titolo destinate, dalle diverse fonti di finanziamento,  alle Agenzie Fiscali, per l’incentivazione del personale, somme già “depurate” dai “tagli” previsti da diversi vincoli generali normativo-contabili in vigore;
  • rivisitazione, in melius, delle Convenzioni e dei pertinenti Piani aziendali, atteso che i precitati atti negoziali Governo-Agenzie Fiscali, ancora una volta, lungi dal fornire puntuali risposte alle esigenze di premialità che l’impegno estremamente sfidante richiede a tutti i colleghi in servizio, si limitano “sterilmente ed asetticamente” ad implementare, in quantità e qualità, i carichi di lavoro, con connesse responsabilità.

 

Per quanto sopra, si chiede l’apertura di un tavolo politico-sindacale di approfondimento, che consenta tutte le analisi ed individui le relative soluzioni a tutela della categoria rappresentata, non escluse le ricadute rivenienti dal D.Lgs. delegato sulla riorganizzazione delle Agenzie Fiscali e dal D.L. Enti Locali.

 

I punti evidenziati sono espressione solo di alcune delle criticità che, a parere della CONFSAL-SALFI, devono essere affrontate e positivamente risolte in un quadro organico di interventi e di prospettiva.

 

In assenza di puntuali riscontri alle richieste di cui sopra, anche con riferimento agli impegni assunti e non attuati da parte delle Agenzie Fiscali, in materia di salario accessorio e sviluppi professionali, si evidenzia che ciò comporterà, nell’ambito della “VERTENZA FISCO”, la sospensione delle relazioni sindacali, l’attivazione di uno stato di agitazione e conseguenziali determinazioni, nessuna esclusa, a tutela dei diritti e degli interessi legittimi di tutti i colleghi in servizio, fortemente “incisi” dai mancati interventi, sopra richiamati”.

 

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