28 Aprile 2024 - 18:15

Calcinaia (PI). Il sindaco Ciampi: “Sull’azzardo dati preoccupanti, ma bisogna contestualizzare”

A Calcinaia, in provincia di Pistoia,  l’amministrazione interviene sul dibattito riguardante il gioco pubblico. “Già da anni-commentano- il comune e l’intera Unione Valdera si sono dotati di un regolamento più

20 Dicembre 2017

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A Calcinaia, in provincia di Pistoia,  l’amministrazione interviene sul dibattito riguardante il gioco pubblico.

“Già da anni-commentano- il comune e l’intera Unione Valdera si sono dotati di un regolamento più ferreo e stringente di quello previsto a livello nazionale. Il problema sono le grandi sale che non si trovano nei centri abitati e in cui vengono a giocare da ogni parte della Toscana”.

 

“Il dato pubblicato da Italia delle Slot è in effetti molto preoccupante”-afferma il Sindaco del Comune di Calcinaia, Lucia Ciampi “occorre però contestualizzare questa inchiesta e fornire tutti i dati di lettura affinché i lettori possano farsi un’idea più chiara della vicenda”.

“In pratica- prosegue- il dato effettivamente allarmante delle 1.818 € di giocate pro capite è riferito alle giocate effettuate in un comune che presenta da tempo sul proprio territorio tre grandi sale slot (una molto simile ad un casinò) distanti dai centri abitati e frequentate da giocatori non sempre locali, anzi molto spesso provenienti da altre zone della Toscana e non solo. La media di tutte queste giocate è invece distribuita su una popolazione di un Comune medio-piccolo come Calcinaia, da qui il dato esorbitante delle 1800 € di giocate pro capite in diminuzione comunque rispetto a quello registrato nel 2015 che i attestava sulle 1908 €. Detto questo occorre sottolineare che l’amministrazione comunale assieme agli altri comuni dell’Unione Valdera si è mossa da tempo per arginare il fenomeno del gioco e rendere più complicate le licenze per chi desidera aprire delle sale da gioco di questo tipo adottando una disciplina più stringente rispetto alla legge nazionale”.

 

“E’ vecchio ormai di 3 anni- continua Ciampi- infatti, il regolamento approvato dall’Unione Valdera, valido per tutti i comuni che ne fanno parte, tra cui ovviamente Calcinaia, che norma in maniera più stringente rispetto alle leggi nazionali in materia, le Sale Giochi e gli Apparecchi da Gioco presenti sul territorio. In questo regolamento, facilmente scaricabile sul sito dell’Unione, si chiarisce in maniera molto precisa, ad esempio, come  non sia consentito “l’insediamento dell’attività di sala giochi e sala bowling nei centri storici come individuati dai vigenti strumenti urbanistici dei Comuni. E questa non è l’unica disposizione a cui le sale slot si devono attenere se vogliono esercitare all’interno dell’Unione, c’è infatti tra l’altro quella per cui “non è consentita l’apertura di Sale giochi e Sale bowling in edifici che al momento della presentazione dell’avvio attività ospitano unità immobiliari destinate a civili abitazioni” o il fatto che “è vietata l’apertura di sale da gioco o di spazi che siano ubicati in un raggio di 500 metri da istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, centri di aggregazione sociale, centri giovanili o  altre strutture culturali, ricreative e sportive frequentate principalmente dai giovani, o da strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale. Tutte regole che tutelano i cittadini dall’apertura di nuove sale slot sul territorio, ma che non sono retroattive, per cui non possono incidere su quelle attività già presenti nel Comune, benché come già esposto in precedenza le sale da gioco più rilevanti risultano già dislocate al di fuori dei centri abitati nella zona industriale di Calcinaia e Fornacette”.

 

“Resta tuttavia massima l’attenzione in questo ambito- conclude il sindaco- e l’invito a tutti i cittadini rimane sempre quello di non farsi attrarre dalla spirale di un gioco che può portare a forme di ludopatia allarmanti che possono compromettere l’intera esistenza dei giocatori e delle loro famiglie”.